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M5S, l'accusa dei senatori: "Grillismo è bigottismo"

Michele Chicco
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I senatori del Movimento 5 Stelle si preparano alla rottura. "Il grillismo è bigottismo", dice la senatrice M5S Enza Blundo durante l'assemblea in corso a Palazzo Madama organizzata per affrontare i temi più spinosi sul tavolo al Senato. Il grillismo, ha detto la senatrice in diretta streaming, è di una "una rigidità paragonabile al bigottismo che impedisce di capirsi". "Fermo restando - ha proseguito - il rispetto degli elementi base. Anche se uno di noi chiede che si faccia chiarezza su un punto: chi ha idee diverse dagli elementi condivisi da tutti, lo esponga". Con questa riunione i grillini hanno l'obiettivo di risolvere i problemi legati alla comunicazione "interna ed esterna" del gruppo. Per farlo si sono affidati a metodi da Prima Repubblica: cartelloni fai da te e pennarelli colorati.  Guarda la diretta streaming dell'assemblea dei senatori M5S "Il Pd fa schifo, niente intese" - Sul tavolo ci sono i rapporti interni al Movimento, con le voci che riferiscono di una ventina di dissidenti disposti ad abbandonare la linea dura e pura (quella del "bigottismo"?) dettata da Grillo e Casaleggio, per sostenere un eventuale governo di scopo con il Partito democratico, nel caso il Pdl rompesse le larghe intese. "Credo sia da escludere", assicurava prima della riunione il senatore Maurizio Buccarella. "La dirigenza del Pd fa schifo. Ci hanno dato occasione in Parlamento di tapparci il naso". Sentimento condiviso dalla stragrande maggioranza degli onorevoli grillini. Ma le fratture interne sulla gestione del Movimento potrebbero influire anche sulle strategie del gruppo parlamentare grillino a Palazzo Madama. Assemblea o autogestione? - Come sempre, anche a 6 mesi dal loro insediamento, gli onorevoli grillini spiccano nella marea di scafati professionisti della politica dei palazzi romani per la loro "ingenuità" da scolari, volenterosi e pieni di dedizione. Pennarelli e fogli in mano, l'assemblea grillina, divisa in 6 piccoli gruppi, assomiglia ancora una volta a una riunione autogestita di un ginnasio. Ai gruppi dispari spetta il compito di organizzare la cronistoria di quanto successo nella pausa estiva. Ai gruppi pari la scomposizione delle singole questioni in punti mirati, isolando quelle immediatamente risolvibili. La proposta formulata dalla vicecapogruppo Elisa Bulgarelli è stata votata a maggioranza dagli eletti a Palazzo Madama che poi, in gruppi, si sono separati.    Morra "prorogato" - Vista la pausa estiva, intanto, Nicola Morra dovrebbe prolungare il suo mandato di capogruppo al Senato. A sollevare la questione del ricambio alla presidenza del gruppo è stato lo stesso Morra. I capigruppo del M5S, come stabilito dal codice di comportamento degli eletti del Movimento, ruotano infatti ogni tre   mesi. "Potremmo fare un primo turno di votazioni già il 4 sera - ha proposto Morra - e per la settimana successiva un altro passaggio mandando al ballottaggio i due più votati". Ma la collega Maria Mussini propone una proroga, visto che la pausa estiva ha messo in stand-by il mandato del collega. Alla fine i pentastellati hanno optato   per "una pausa di riflessione": approfondiranno la questione e decideranno il da farsi.

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