Sondaggio Swg, Pdl al 27,9%, Pd al 24%, M5S al 20%
L'abolizione dell'Imu e la stabilità di governo fanno bene solo agli azzurri che restano il primo partito al 27,9 per cento. Il Pd resta scende al 24. Renzi però vale 5 punti
Abolizone dell'Imu, larghe intese e l'accanimento giudiziario su Silvio Berlusconi fanno bene al Pdl. Il sondaggio di Swg per Agorà parla chiaro, gli azzurri guidati dal Cav restano il primo partito. Rispetto alle elezioni politiche del 24-25 febbraio in cui aveva raccolto il 21,6 per cento dei consensi, il Pdl è cresciuto di oltre 6 punti attestandosi oggi primo partito nelle intenzioni di voto con il 27,9 per cento. Perde invece quasi un punto e mezzo il Pd, che dal 25,4 per cento registrato alle politiche scende al 24 per cento. Il distacco comincia a farsi incolmabile. Il Pdl oggi è a +4 sui democratici e l'esperienza di governo sembra rafforzare solo il centrodestra. Il Cav ieri ha rilanciato la sfida elettorale ricordando al suo elettorato "che l'abolizione dell'Imu è merito del Pdl. Spero che gli italiani abbiano buona memoria", ha affermato Berlusconi intervenendo a Studio Aperto. Crollo Grillo - La ritrovata stabilità di governo penalizza ancora il Movimento Cinque Stelle che chiede, va detto solo per bocca del suo leader, Beppe Grillo, il voto anticipato. I grillini infatti sono in calo. Il M5S 25,5 per cento scivola al 20,1 per cento. Un tonfo che preoccupa lo staff pentastellato e l'ipotesi di un voto lontano nel tempo può indebolire ancora di più la truppa grillina che già si è spaccata sul Porcellum, dato che gli eletti vogliono cambiarlo, e Beppe invece vuole tenerlo fino al voto. Cresce di oltre 3 punti Sel, oggi al 6,6 per cento contro il 3,2 per cento di sei mesi fa. Sale di un punto la Lega Nord, che si attesta al 5,1 percento. Renzi vale 5 punti - Scelta Civica, che con Fli alle politiche aveva raggiunto l'8,8 pe rcento, scende al 4,5 percento. Dal voto del 24-25 febbraio perde quasi mezzo punto Rifondazione Comunista (dal 2,3 all'1,9 pe rcento); in discesa anche Fratelli d'Italia (dal 2 all'1,5 pe rcento) e Udc (dall'1,8 all'1,2 percento). Infine c'è l'incognita Matteo Renzi. Secondo Swg, la discesa in campo del rottamatore come candidato premier porterebbe alla coalizione di centrosinistra 5 punti percentuali in più. Ma la strada di Matteo verso la premiership è ancora in salita. Ma il rottamatore comunque porta a casa un risultato: gli italiani hanno fiducia in lui. Secondo il sondaggio Swg infatti Renzi è nettamente in vantaggio su Letta per quanto riguarda la popolarità riscossa negli italiani: 47 contro 43. (I.S.)