Anche nel M5S "falchi" e "colombe",in tanti contro il diktat di Grillo:"No voto, prima cambiamo la legge"
Beppe Grillo ha un chiodo fisso: "Voto antcipato". I grillini invece ne hanno un altro: la poltrona. Mentre il leader va in pressing per chiedere un ritorno alle urne senza nemmeno cambiare la legge elettorale, i senatori e i deputati a 5 stelle di spaccano. Sono in parlamento da soli 6 mesi e non hanno intenzione di mollare lo scranno. Nuove parlamentarie, nuovi voti da sudare. Troppo davvero troppo per le "colombe" grilline. Così la fronda dissidente del Movimento comincia a scalpitare per far capire a Beppe che non c'è fretta per il voto. Le colombe - La "scusa" per non dire addio ai comfort della casta è la legge elettorale. Su questo punto i grillini cercano di battere l'irruenza del leader. Grillo vuole il voto col porcellum, ma i suoi gli dicono no. Da mesi i gruppi parlamentari del M5S stavano già provando ad andare oltre all'attuale legge elettorale tentando il dialogo con le altre forze politiche e, contemporaneamente, lavorando ad un bozza in senso proporzionale da presentare ai primi di settembre. Tra le colombe ci sono i "dissidenti" Tommaso Currò e Francesco Campanella, Lorenzo Battista, e il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Così Grillo ha minacciato: "C'è forse qualche anima bella che crede di poter cambiare la legge elettorale con chi non ha mosso un dito in otto anni e che vorrebbe una Repubblica presidenziale con il Parlamento ridotto a uno stuoino?". A quanto pare qualcuno disposto a restare in sella c'è. Anche Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, va contro il leader: "Grillo ha ragione, la sua analisi è giusta, ma i gruppi parlamentari continueranno a lavorare per presentare una nostra proposta di legge elettorale". Poi tra le "colombe" c'è pure Danilo Toninelli che parla di voto anticipato ma da giorni lavora per un compromesso con la maggioranza: "Stiamo lavorando ad una proposta di legge innovativa, al solo fine di fare del bene del Paese. Però se crolla tutto va bene anche il porcellum". I falchi - Come spesso accade le colombe saranno destinate a soccombere davanti ai falchi. I grillini "ortodossi" sono pronti al voto e devotamente credono nella linea del leader. Riccardo Nuti, Nicola Morra, Vito Crimi a Roberta Lombardi sono tutti d'accordo: "votare con il Porcellum?, Per noi nessun problema". Ma le crepe ci sono. E in vista di un voto anticipato potrebbe esserci quella scissione che viene rimandata ormai da troppo tempo. Grillo ha registrato il logo del "Partito dei Pirati", una mossa per evitare che lo rubino i futuri fuoriusciti? (I.S.)