Letta difende il governo: "Paradossale farlo cadere ora"
Durante la conferenza stampa in Austria, il premier precisa: "Confido nel senso di responsabilità di tutti, io farò la mia parte"
Enrico Letta avverte che "sarebbe paradossale se, dopo aver tenuto duro nei momenti più duri della crisi, ora che si possono cogliere i frutti della ripresa si finisse per avvitarsi su questioni di politica interna". Enrico Letta risponde così a chi, nel corso della conferenza stampa a Vienna per l'incontro con il Cancelliere austriaco, gli chiede come reagirà all'incontro di oggi mercoledì 21 agosto con la delegazione Pdl portatrice, secondo i boatos, di una sorta di ultimatum dal Pdl sul caso Berlusconi. "Confido nella responsabilità di tutti. La mia c'è", dice il presidente del Consiglio che ripete il suo appello per cui "ognuno faccia la sua parte". Un ammorbidimento della sua posizione dopo l'intervista di martedì' 20 agosto a un giornale austriaco in cui aveva detto: "Il Pd decidera' in Commissione, le decisioni che assumera' per quanto mi riguarda saranno le decisioni giuste". E visto quale è l'orientamento degli 8 membri democratici della Giunta, di spazio per interpretazioni ce n'è poco: la giunta sbatterà il Cavaliere fuori da Palazzo madama e a lui, Enrico Letta, sta bene così. Prenderà atto. Quindi il monito, questa volta indiscutibilmente rivolto agli azzurri: "Il partito di Berlusconi si assumerà la responsabilità delle sue decisioni". I conti - L'Italia è un Paese con i conti a posto". Lo ribadisce Enrico Letta durante la conferenza stampa con il Cancelliere austriaco. Letta ha aggiunto che se "l'Unione bancaria fosse esistita tre anni fa e già funzionante, avremmo evitato di spendere in europa decine di miliardi di euro che avremmo potuto utilizzare in altro modo". "Ci sono dei peccati di omissione dell'Europa, se avessimo avuti i meccanismi di protezione che l'unione bancaria prevede - ha detto ancora il presidente del Consiglio - molti problemi sarebbero stati evitati". "L'Italia oggi è uscita dalla procedura di deficit, siamo un Paese con i conti in ordine, ma allo stesso tempo mettevamo soldi per salvare i sistemi bancari altri Paesi europei. Avremmo potuto usare quei soldi per investimenti e competitività", ha aggiunto