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Lega, Salvini: "Referendum per abolire il ministro dell'Integrazione"

Cècile Kyenge

La proposta di Salvini: "Raccogliamo 500mila firme e chiudiamo l'Integrazione"

Andrea Tempestini
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Nuovo capitolo nella guerra tra Cécile Kyenge e la Lega Nord. La sfida la lancia il vicesegretario federale del Carroccio, Matteo Salvini, da tempo in prima linea nella fiera opposizione al ministro, allo ius soli e all'abolizione del reato di clandestinità. Salvini alza il tiro. Come sempre attivissimo sui social network, la sua proposta arriva da Facebook: "Ministero dell'Integrazione. Un ente inutile, costoso, una fabbrica dell'ipocrisia. Secondo voi la Lega trova 500.000 cittadini pronti a firmare un referendum che abolisca questo ministero?". Una consultazione popolare, insomma, per "abolire" la Kyenge. Il contesto - La proposta di Salvini arriva a poche ore dalla inaspettata "apertura" del presidente del Carroccio, Umberto Bossi, che ha cercato di abbassare il tono della polemica tra la Kyenge e i leghisti. Il Senatùr, infatti, dopo aver ripreso Roberto Maroni ("Con la Kyenge non si parla, cosa l'hai invitata a fare alla nostra festa?"), ha detto che sarebbe felice di "stringerle la mano". A una condizione, però: che la Kyenge partecipi a una festa leghista. Cécile, da par suo, continua a declinare l'invito, e nella serata di mercoledì ha spiegato di attendere ancora una netta presa di posizione di Maroni. Ma anche nel caso in cui da Bobo arrivassero le agognate scuse, dopo la proposta del referendum anti-Kyenge le possibilità di vedere la titolare dell'Integrazione tra i padani sono ridotte al lumicino. La replica - Il ministro Kyenge ha replicato a strettissimo giro rilanciando un'altra proposto: "Sarebbe più utile utilizzare i soldi che si spenderebbero per un referendum per mettere in campo politiche e interventi per una integrazione che riguardi non solo i migranti ma tutti i cittadini". Così il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge ha risposto al vice segretario federale della Lega. 

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