Marina Berlusconi, i sondaggi la danno al 30%
Silvio Berlusconi ha testato politicamente sua figlia, i numeri confermano: con lei si può vincere
Silvio Berlusconi non ha nessuna intenzione di farsi da parte. Non accetta l'esclusione per via giudiziaria dalla vita politica. Nel sit-in di domenica, con il suo discorso, ha firmato la tregua con il Colle. Una "tregua" di pochi giorni. Il Cavaliere è disposto ad aspettare fino a Ferragosto poi darà fuoco alle polveri. Aspetta che da, Cole arrivi una risposta, un salvacondotto che gli restituisca "agibilità politica" e gli permetta di restare in Parlamento. Ma se tutto questo non dovesse accasdere, se lo spettro di un futuro ai domiciliari o ai servizi sociali dovesse diventare sempre più concreto, Silvioo non si troverà impreparato. In questi giorni sta guià preparando il suo piano di battaglia che vede schierata in prima linea, la sua figlia prediletta: Marina. La presidente di Mondadori ufficialmente non ha detto una parola sulla sua possibile discesa in campo. Ma c'è chi dice che se suo padre la consacra erede politica, lei non si tira certo indietro. I numeri a favore - Una scelta che divide il partito, tra chi vede in Marina il futuro della nuova Forza Italia soprattutto per la possibilità di conservare il cognome Berlusconi sulla scheda elettorale e chi, invece, storce il naso. Il Cavaliere si porta avanti. Ha già "testato" politicamente la sua primogenita e i sondaggisti confermano la sua scelta, i numeri dicono quello che lui pensa ormai da qualche mese, da quando la tenaglia giudiziaria gli si è stretta attorno. Marina non è mai andata sotto il trenta per cento preso dal padre nelle elezioni dello scorso febbraio. Lo scrive il Corriere della Sera che aggiunge acnhe che il Cavaliere si è fatto spiegare da Denis Verdini che "una finestra elettorla tra settembre e ottobre c'è". Verdini gli ha fatto intravederea anche un'altra strada che potrebbe essere un'alternativa alla candidatura di Marina: se i lavori della giunta del Senato che dovrà decidere sulla sua presenza a Palazzo Madama procedono a rilento, Berlusconi potrebbe candidarsi premier direttamente dagli arresti domiciliari.