Pd, ironia contro Bondi: "Beve troppo", "vittima di un colpo di sole"
Apocalittico il viceministro Stefano Fassina: "Le sue parole sfiorano l'eversione"
O si consente l'eligibilità politica a Berlusconi o in Italia sarà guerra civile. Questo il succo delle parole di Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl. Parole che hanno reso ancora più scottante l'arroventato clima politico, con gli azzurri che chiedono la grazia per Silvio Berlusconi, minacciando di far saltare tutto, e Giorgio Napolitano che tentenna. Parole, quelle di Bondi, che scatenano la reazione del Pd e dei suoi alleati. "Qualcuno chiami un medico per Sandro Bondi che evoca la guerra civile: si tratta di un evidente caso di colpo di sole - attacca Bruno Tabacci, leader Centro democratico -. Si rintracci lo stesso dottore che calmava Bossi quando parlava di dieci milioni di fucili pronti ad attaccare dalle Alpi". Rincara la dose Ernesto Carbone, esponente Pd, che oltre a dare consigli paterni a Bondi ("Usi un cappello e beva molta acqua per evitare insolazioni") aggiunge: "Gli consigliamo di evitare gli alcolici, con questo caldo". Più compunto, ma apocalittico, Stefano Fassina, viceministro dell'Economia: "Le parole di Bondi, con la richiesta di grazia per Berlusconi, sono un'irricevibile provocazione, ai limiti dell'eversivo". Per lui due soluzioni possibili: "O il Pdl torna nell'alveo della normalità democratica o i suoi ministri che hanno annunciato le dimissioni si dimettono". Non fa una piega. E se il governo Letta cadesse? "A quel punto il Pdl dovrebbe spiegare agli italiani che antepone gli interessi personali del suo capo a quelli del paese". Opinione ridimensionata da Dario Nardella, altrettanto Pd, che insiste sulla tesi "colpo di sole": "Il gran caldo fa brutti scherzi. Consiglio sommessamente a Bondi di trovare un luogo fresco in queste ore di calura agostana. Le sue dichiarazioni inneggianti alla guerra civile non possono che essere prese con un po' di ironia".