Mentana: "Il Pd tifa per l'assoluzione di Berlusconi, così ferie per tutti e niente spaccature"
Secondo "Mitraglietta" i democratici vogliono evitare il caos in maggioranza. Un Cav assolto facilita il compito di Epifani. Ma se venisse condannato "Berlusconi vincerebbe le elezioni..."
Il 30 luglio è vicino. Il "B Day" è alle porte. Il verdetto della Cassazione sul processo Mediaset è uno spartiacque importante per il futuro del governo e soprattutto della maggioranza. Il Pd con Cav condannato rischia il tracollo. Ne è convinto Enrico Mentana che con un post su facebook analizza le ragioni per cui i democratici sono costretti a tifare per un'assoluzione. "Un conto è avere il personaggio che ha condizionato l'ultimo ventennio sotto processo, un conto è ritrovarlo condannato e decaduto da parlamentare. Porrebbe ovviamente problemi insuperabili al suo partito, ma anche all'alleato 'per forza' in questo governo: potrebbe il Pd continuare a guidare una maggioranza a mezzadria con leader interdetto dai pubblici uffici, e reggerebbe l'urto del proprio elettorato nel pieno della stagione congressuale? Per questo in tanti, quasi tutti, sotto la cupola del governo sperano che la Cassazione trovi nelle tesi difensive del prof. Coppi il jolly per rimandare tutto indietro, magari solo per un paio d'anni". Il Pd tifa Silvio - Insomma per "Mitraglietta" lo scenario è chiaro: il Pd deve sperare in un'assoluzione per evitare una drammatica spaccatura. Secondo Mentana il Pd pensa anche alle ferie e alla spiaggia e per evitare una faticosa estate di straordianri punta tutto su Coppi per un bel rinvio in Cassazione. "Pensano che un Cavaliere non condannato garantirebbe a tutti una bella vacanza d'agosto e poi una tranquilla ripresa all'insegna delle larghe intese", afferma Mentana. Poi avverte e mette in guardia i democratici: "Non gli viene in mente che un Berlusconi non condannato invece direbbe: 'Visto che era una persecuzione?' e magari si lancerebbe nell'ultima, 'epica' campagna elettorale. E stando agli ultimi sondaggi rischierebbe pure di vincere. E forse qualcuno nel Pd penserà: Beh, ma almeno così non saremmo costretti a fare il congresso...". Pd destinato a spaccarsi - Insomma comunque vada il 30 luglio, il Pd è destinato, nel breve periodo o nel lungo, nel caso si tornasse al voto, a pagare le amare consegunze di un'alleanza colo Cav. I sondaggi poi parlano chiaro, il Pdl è il primo partito. Per paradosso, secondo Mentana, una condanna sarebbe l'ennsimo capolavoro politico del Cav. Parola di uno, come "Mitraglietta", che Silvo lo conosce bene... da anni. (I.S.)