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M5S, la Lombardi lascia la presidenza del gruppo alla Camera

Roberta Lombardi

Lascia la presidenza del gruppo alla Camera: il M5S non vuole saldare il conto (10mila euro) con un suo fedelissimo. Di nuovo ombre di scissione?

Ignazio Stagno
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Questione di soldi. La tradizone grillina che trova nella calcolatrice un giudice politico, incessante, prosegue. Questa volta tocca a Roberta Lombardi sbattere la porta per un "pugno di euro". Il caso farà discutere. L'ex capogruppo del M5S alla Camera ha lasciato ufficialmente la presidenza del gruppo parlamentare. Nonostante il suo incarico fosse cessato a giugno con la successione di Roberto Fico, la "ducetta" a Cinque Stelle è rimasta comunque a dirigere le operazioni dietro le quinte. E ora contro il muro dei soldi finisce il grande amore della Lombardi per il M5S. Non ti paghiamo -  L'assemblea dei deputati grillini ha negato una fattura da 10mila euro a Caris Vanghetti, collaboratore fedele della Lombardi e responsabile della comunicazione alla Camera del M5S prima che arrivasse il commissariamento con i "Messora boys". Vanghetti dopo aver finito il suo lavoro e aver ceduto il posto a Claudio Messora, ha presentato il conto: 10mila euro per l'attività svolte a Montecitorio. Organizzare conferenze, riunioni, interviste e intrecciare i rapporti parlamentari tra le stanze della Camera per i neofiti della politica, come sono i grillini. Un compito non facile, soprattutto nei primi mesi di legisltaura. I grillini hanno detto "grazie, ma non ti paghiamo". Me ne vado -  Così la Lombardi ha preso le difese del suo collaboratore, racconta il Fatto,  e ha mollato la presidenza del gruppo. Un gesto forte che dà un'altra scossa alla fragile compattezza dei grillini in Parlamento. Una scelta, quella della Lombardi, che riapre scenari di scissione. Lei, va detto, con Vito Crimi è tra i "big" del Movimento e tra i fedelissimi al grande capo, Beppe Grillo. Con la sua rottura potrebbero ripresentarsi le spinte separatiste. I dissidenti infatti si sono già organizzati. Tutti i fuoriusciti e gli espulsi dal M5S sono pronti a varare il nuovo gruppo parlamentare, il Gap, il Gruppo d'azione popolare. Gruppo al Senato - La leader del gruppo sarà probabilmente Adele Gambaro, la sentarice espulsa perché rea di "lesa maestà" nei confronti di Grillo, che fu definito "il problema del M5S". "I territori - spiega la senatrice bolognese a Repubblica - ci chiedono di impegnarci. Ci sono moltissime persone fuoriuscite o che si sentono a disagio all'interno del Movimento 5 Stelle che ci chiedono di essere il loro punto di riferimento all'interno delle istituzioni". Da qui dunque l'idea del gruppo che a breve sarà formalizzato. La lista degli aderenti è lunga: Marino Mastrangeli (espulso per le presenze tv non autorizzate), la senatrice veneta Paola De Pin e la romana Fabiola Antinori, uscite per solidarietà con la Gambaro. Alla Camera invece gli ex grillini sono tre: i tarantini Alessandro Furnari e Vincenza Labriola e il romano Adriano Zaccagnini. Seguirà i dissidenti anche la Lombardi? (I.S.)    

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