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Governo, su Imu e Iva un nuovo rinvio

Andrea Tempestini
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Dopo l'incontro con i ministri, il titolare dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, si presenta in conferenza stampa e ufficializza un accelerata sul pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. Non parla però di Iva e Imu, epicentro delle tensioni nella maggioranza: al ministero c'è stato un nuovo tavolo tecnico sulle due gabelle. E un nuovo rinvio. Obiettivo della riunione era provare a entrare nel merito delle ipotesi di riforma fiscale e della tassazione sulla casa. Ma tutto si è concluso con l'ennesimo rinvio che farà storcere il naso al Pdl.  La "sintesi" - Al vertice per la maggioranza erano presenti Renato Brunetta per il Pdl, Matteo Colaninno per il Pd e Linda Lanzillotta per Scelta civica. Il verdetto finale non è di buon auspicio: nei prossimi giorni, viene spiegato, i partiti della maggioranza presenteranno le loro proposte "organiche sulla riforma dell'Imu, e il ministro dell'Economia Saccomanni farà una sintesi delle posizioni". Lo ha spiegato il presidente del gruppo misto alla Camera, Pino Pisicchio, dopo la conclusione del tavolo tecnico. In questo contesto, si ricorda che alla vigilia del vertice il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, aveva ribadito il suo punto di vista sull'Imu: "Cancellarla tutta sarebbe un freno alla ripresa". Le cifre - Come detto, Saccomanni ha spiegato che lo Stato ha attivato il pagamento di oltre tre quarti dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese fornitrici, limitatamente a quelli il cui rimborso è previsto nel 2013. Il titolare di via XX Settembre ha spiegato che "al 22 luglio sono stati attivati pagamenti per 15,692 miliardi per il saldo dei debiti della Pubblica amministrazione". Per l'intero 2013, il decreto per lo sblocco dei pagamenti prevedeva l'attivazione di fondi per 20 miliardi e Saccomanni ha sottolineato che l'attuazione è in linea con i tempi previsti. Il titolare di via XX Settembre ha aggiunto che 6,2 miliardi sono le erogazioni finanziarie e 9,4 miliardi sono gli spazi di disponibilità finanziaria sul patto di stabilità interno e rimborsi fiscali. La nuova tranche - "Questa attività - ha precisato il ministro illustrando lo stato dei rimborsi - a mio modo di vedere è un atto di politica economica molto significativa, ha un peso importante sull'attività economica che può alterare in maniera positiva. Non sto a dire io se è un piccolo o un grande passo, certamente è un passo importante in una strategia che mira alla realizzazione concreta di quello che abbiamo potuto approvare nell'ambito del Parlamento". Quanto all'effettivo pagamento, "siamo fiduciosi che l'erogazione di fondi delle Pa verso le imprese avvenga in tempi brevi". Saccomanni prende poi l'impegno di sbloccare una nuova tranche di pagamenti a settembre, quando sarà completata la mappatura dei debiti. Per Saccomanni un anticipo al 2013 dell'intera somma stanziata (cioè i 40 miliardi) sarebbe possibile: "Non ci sono ostacoli di natura politica ma di natura tecnico-operativa. Credo - ha concluso - che una accelerazione significativa sia possibile nell'ultimo trimestre dell'anno, ma non voglio dare cifre".

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