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Governo, Zanonato: "A ottobre stop a Iva e Imu". Letta va avanti (contro il Pd)

Enrico Letta visto da Benny

Il ministro dello Sviluppo annuncia novità positive: sul fisco vince il Cav. Premier pressato dal partito: Epifani vuole la testa di Alfano

Giulio Bucchi
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Rimpasto e (forse) meno tasse. E' il menù del governo Letta per il prossimo autunno. E se la prima voce risulta indigesta al Pdl, perché nel mirino c'è il ministro degli Interni Angelino Alfano per il caso kazako, la seconda potrebbe far felici tutti, soprattutto Silvio Berlusconi che su Imu e Iva ha impostato la propria campagna elettorale lo scorso febbraio e, poi, la linea guida delle larghe intese. E pare stia vincendo, perché il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato (democratico), ai microfoni del Tg1 annuncia grandi novità: "Penso che all'inizio dell'autunno sarà possibile annunciare che non ci sarà un punto di Iva in più e non ci sarà l'Imu sulla prima casa". Tutto congelato, insomma, in attesa di capire tra un mese come la tassa sulla casa verrà rimodulata. Difficile l'abolizione, più probabile la conferma ma solo per una fetta esigua di contribuenti. E per ora slitta anche l'aumento dell'imposta sul valore aggiunto al 22%: un mancato aumento che costerebbe 2 miliardi per la seconda metà del 2013 e la cui copertura sarebbe garantita dal previsto aumento di produzione industriale e consumi per la fine dell'anno.  Letta: "Vado avanti" - L'intesa fiscale tra Pd e Pdl potrebbe regalare una tregua estiva al premier Letta. Ma attenzione, perché a scaldare la sua poltrona è proprio il partito di cui è vicesegretario, il Pd. Dopo l'ipotesi di un "tagliando a settembre", il segretario Guglielmo Epifani evoca un esecutivo "piu' forte" e con "un profilo più autorevole". Tradotto: via Alfano. Ma Letta tiene duro, dice ai suoi di voler "andare avanti" e di volersi concentrare sulla attuazione del programma di governo da "elaborare con il massimo coinvolgimento dei gruppi parlamentari". E il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, pure lui del Pd, cerca di spegnere le polemiche smentendo Epifani: "A settembre ci rinforzeremo, ma niente rimpasti". #mobbasta al Pd - E mentre al Pdl non vanno giù le parole di Epifani ("Mettersi a parlare a luglio di un tagliando o di rimpasto - minaccia Fabrizio Cicchitto - significa sbagliare strada e infilarsi in un vicolo cieco"), è proprio il Pd a cuocere nel proprio brodo. Renzi e i renziani friggono, l'ormai celebre "base" scalpita (OccupyPd ha lanciato su Twitter l'hashtag #mobbasta, da leggere come no ad Alfano e più in generale al Pdl) e i dissidenti Pippo Civati e Laura Puppato (che già si erano detti contrari alla fiducia al capo del Viminale) non mollano la presa su Epifani e Letta.

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