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Sallusti: se condannano Berlusconiserrata contro i magistrati

Matteo Legnani
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Il direttore del Il Giornale Alessandro Sallusti non è nuovo a iniziative choc: quando lo scorso inverno lo portarono ai domiciliari dopo la condanna per diffamazione, lui "evase" immediatamente per protestare contro una vicenda giuridica pazzesca, surreale tanto nel suo svolgimento quanto nella sua conclusione. Ora, a dieci giorni dalla udienza che potrebbe portare alla condanna definitiva di Silvio Berlusconi nel processo sui diritti Mediaset, annuncia una nuova clamorosa protesta: una serrata per protestare contro una giustizia che, dice, "umilia l'Italia". L'idea la mutua dai due stilisti Dolce & Gabbana, i cui negozi milanesi sono chiusi (per tre giorni) in segno di protesta contro le parole dell'assessore al Commercio del sindaco Pisapia, che aveva detto che a gente come loro (riferendosi alla condanna in primo grado per evasione fiscale) non dovrebbero essere concessi spazi pubblici. Sallusti chiama in causa (per definire umiliante la nostra giustizia) la concessione degli arresti domiciliari al marocchino che una settimana fa ha investito e ucciso una ragazza di 17 anni nel milanese per poi darsi alla fuga e restare latitante per giorni. Tutto questo a fronte dei sette anni di carcere inflitti a Fede, Mora e Minetti per serate, scrive il direttore del Giornale, "in cui non s'è fatto male a una mosca". E che dire, segnala ancora Sallusti, della retata della famiglia Ligresti, quando per il caso Montepaschi nessuno ha fatto un giorno di cella?

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