Lite kazaka Letta-Renzi"Matteo vuoi farmi cadere""Enrico hai perso serenità"
Nel giorno in cui Angelino Alfano relazionava alle Camere circa la vicenda dell'espulsione di moglie e figlia del dissidente miliardario Ablyazov, Enrico Letta era a Londra. Un impegno preso da tempo, che ha incluso anche un incontro col premier britannico Cameron. Mentre Enrico parlava (in inglese, come faceva il suo predecessore Mario Monti negli impegni internazionali) di euro e di Europa alla Chatham House, Matteo da Palazzo Vecchio lo impallinava. Prima dicendo di non credere che il governo delle larghe intese durerà a lungo. E poi, cosa forse ancor più significativa, dicendosi "sicuro" che Letta parlerà in Parlamento per dire se la ricostruzione effettuata dal ministro dell'Interno lo ha convinto. Ovvero, chiedendo al presidente del Consiglio di assumersi la responsabilità di quanto detto dal suo braccio destro a Palazzo Chigi. Di garantire per lui, perchè - ha spiegato Renzi - "ne va della credibilità dell'Italia all'estero". Vota il sondaggio di Libero: "Secondo voi c'è Renzi dietro il caso Ablyazov?" A quel punto, anche il "democristiano Letta" non si è tenuto. E, imbracciato il cellulare, ha composto il numero del sindaco di Firenze. Come riferisce La Stampa, tra i due c'è stato prima uno scambio di sms e poi, in un crescendo, uno scambio di battute in vivavoce. A Renzi, Letta avrebbe rimproverato di cavalcare "in modo improprio la vicenda Alfano" per indebolire il governo o, peggio, farlo cadere. Ma il rottamatore gli ha replicato stizzito: "Adesso sarà colpa mia se hanno espulso una bambina di sei anni figlia di un dissidente del Kazakistan. Enrico - ha rincarato Renzi - tu hai perso la serenità!". I due, in questo modo, non si erano mai parlati. Ah, come sono lontani i tempi del "patto della focaccia", quando i due, in una stanza d'albergo a Roma poco prima che Letta accettasse l'incarico da Napolitano, si promisero videndevolmente di non pestarsi i piedi. Tra parentesi: nel pomeriggio, il segretario del Pd Guglielmo Epifani ha detto che Letta sarà certamente tra i papabili candidati premier alle prossime primarie Pd. Un segnale di stima al premier in carica. E un avvertimento a Renzi.