Sondaggio TgLa7, Pdl primo partito e centrodestra davanti. Grillo ruba voti al Pd
Berlusconi torna al centro del dibattito e alla fine ci guadagnano lui e i suoi nemici: azzurri al 27,2%, coalizione al 35,4%. I dem indecisi perdono l'1,5, (quanto guadagnato dai grillini antiCav)
Cresce Berlusconi, crescono gli anti-Cav. E in mezzo, il Partito democratico e il centrosinistra che perdono voti, venendo scavalcati dal centrodestra. Il tradizionale sondaggio Emg del lunedì sera per il TgLa7 di Enrico Mentana sancisce il sorpasso e soprattutto conferma l'impressione di caos di quest'ultima settimana. Con una chiosa: se Berlusconi torna al centro del dibattito politico, guadagna lui e guadagnano i suoi nemici più accesi. Chi, per calcolo o timore, non si espone viene travolto. E' il caso, appunto, del Pd, che poco deciso sulla questione dei guai giudiziari del leader del Pdl e impegnato com'è da una parte a sostenere il traballante governo Letta e dall'altra a fare la guerra interna a Matteo Renzi, paga caro le sue incertezze: in 7 giorni i dem perdono l'1,5%, scendendo al 26,6%, che sommato anche al 5,4% di Sel (-0.3%) regala al centrosinistra un misero 33,5 per cento. Che fine hanno fatto i voti dei democratici? Molto probabilmente, sostiene lo studio dei flussi del sondaggio Emg, sono finiti in quell'eterno bacino di antiberlusconismo che è il Movimento 5 Stelle, un po' come accaduto lo scorso febbraio. I grillini guadagnano non a caso l'1,6%, salendo al 19,2 per cento. Il sorpasso del Cavaliere - A godere sono Pdl e centrodestra. Il partito di Silvio Berlusconi sale di poco (0.2%) ma con il suo 27,2% approfitta del calo di gradimento del Pd per tornare il primo partito in Italia. Effetto trainante per tutto il centrodestra (Lega Nord al 4,2%, Fratelli d'Italia al 2,4%, La Destra allo 0,9%), prima coalizione a quota 35,4% (+0.3%). Tra i moderati, sale Scelta civica di Monti (4,8%, +0,4) mentre gli (ex?) alleati Casini e futuristi restano stabili ma sostanzialmente fuori dai giochi (1,5% l'Udc, l'infinitesimale 0,2 Futuro e Libertà). Tra astensionisti convinti (31,1%) e indecisi (12,6%), resta stabile il favore nei confronti del premier Enrico Letta a quota 39 per cento. Il governo non starà benissimo, ma per ora non è nemmeno moribondo. Almeno nei sondaggi, s'intende...