Pd, Renzi: "Non credo che Letta duri molto"
Alla Festa democratica di Carpi il sindaco si sbilancia: "E' dura governare con Brunetta e Schifani". Sulla segreteria: "Decido a settembre"
"Sembra che l'abbia rapita io la dissidente kazaka". Scherza, Matteo Renzi, a chi gli chiede conto delle voci che vorrebbero la campagna di Repubblica (e non solo) per le dimissioni del vicepremier Angelino Alfano sul caso del dissidente kazako Ablyazov come un modo per favorire la corsa del sindaco di Firenze alla segreteria del Pd. Di sicuro, mentre nel Partito democratico i big Bersani e D'Alema brigano per ostacolare l'ascesa del rottamatore, il pasticcio diplomatico del Viminale non favorisce la stabilità dell'esecutivo. E se Letta cadesse, questo è innegabile, Renzi non ne sarebbe danneggiato, anzi. "Letta non durerà molto" - "Dicono Renzi è contro Letta, Letta è contro Renzi: io, se Enrico Letta fa bene, sono l'uomo più felice del mondo, perchè, prima di essere sindaco sono cittadino d'Italia e sono ben contento se il governo fa bene", prova a smorzare le polemiche Renzi, in un incontro pubblico alla Festa del Pd di Carpi, nel Modenese. Poi però arriva la profezia nefasta: "Io non credo che questa esperienza di governo di larghe intese possa andare avanti molto, io voglio bene a Enrico ma tutti i giorni deve parlare con Brunetta e Schifani". Frase che ricorda da vicino quella del deputato prodiano del Pd Sandro Gozi, cui pensare di dover governare con Gasparri fa venire il voltastomaco.... Renzi: "Il governo Letta non dura molto" Guarda il video su LiberoTv La smentita: "Mai detto" - Passa poco più di un'ora e dal portavoce di Renzi, Marco Agnoletti, arriva una secca smentita: "La frase Il governo non durerà molto non è mai stata pronunciata da Matteo Renzi. E' inaccettabile che si continui così, cioè ad attribuire a Matteo parole che in realtà non ha mai detto". "Tra l'altro - aggiunge - si tratta di un intervento pubblico, mandato anche in diretta televisiva: basta andare a controllare sul sito web del Pd di Modena, rivedere l'intervento di oggi a Carpi e capire bene i contenuti, veri, del suo discorso". Complotto mediatico, dunque? "Non è la prima volta che accade, ora basta. Matteo Renzi dice sempre in modo chiaro ciò che pensa: non abbiamo bisogno di manipolazioni, distorsioni o di libere interpretazioni non richieste". Peccato per Renzi e per il suo portavoce che il video ci sia, e sia sostanzialmente chiaro. E così il sindaco non ci fa una gran figura. La guerra delle regole - Nel frattempo, Renzi è tutt'altro che inattivo. Il suo tour non ufficiale presso i grandi leader internazionali (dopo Angela Merkel a Berlino, arriveranno i viaggi a Parigi e negli Usa) oltre a preoccupare Letta (che si ritrova quasi un premier ombra tra i piedi) ha irritato e non poco i vertici del Pd, non consultati e comunque ininfluenti nell'organizzazione degli incontri (a differenza di quanto accaduto all'inizio della campagna elettorale delle ultime politiche con l'allora segretario e candidato premier Bersani). Insomma, Renzi sembra quasi giocare da battitore libero, se non da separato in casa. E non a caso continua un giorno sì e l'altro pure a invocare regole chiare per la corsa alla segreteria del partito, quasi temesse (il quasi è superfluo) una nuova imboscata, come a dicembre scorso. "A settembre decideremo, nel frattempo troverei sbagliato cambiare le regole in corso", spiega da Carpi. "Per esempio, farei votare, come è sempre stato i 16enni. Non ne possiamo più delle correnti del Pd, parliamo di problemi veri". di Claudio Brigliadori