Salvini a Napolitano: "Stia zitto che è meglio"
Caso Calderoli-Kyenge, la Lega alza il tiro contro Napolitano. E a Pescara Forza Nuova mette i cappi
L'affaire Calderoli-Kyenge non accenna a placarsi. Il vicepresidente del Senato, a modo suo, aveva un po' corretto il tiro. Roberto Maroni, nella tarda serata di ieri, domenica 14 luglio, aveva bacchettato Calderoli affermando che "Calderoli ha sbagliato, ma poi ha chiesto scusa. Ha fatto bene a chiedere scusa, perché noi non attacchiamo le persone, ma contrastiamo le idee sbagliate". Sulla stessa lunghezza d'onda Matteo Salvini che sempre ieri dichiarava: "La Kyenge è pericolosa, ma va contrastata con le idee". Il pomo della discordia è sempre la frase incriminata di "mister Porcellum": "La Kyenge mi ricorda un orango". Attacco frontale - La polemica a distanza di ore continua a tenere banco e, anzi, sale di intensità. Ed è lo lo stesso Salvini a gettare benzina sul fuoco, scagliandosi pesantemente contro Giorgio Napolitano, che si era detto "indignato per l'mbarbarimento della vita civile", riferendosi in particolare alle parole di Calderoli sulla Kyenge. Sul proprio profilo Facebook il segretario lombardo della Lega scrive: "Napolitano si indigna per una battuta di Calderoli. Ma Napolitano si indignò quando la Fornero, col voto di PD e PDL, rovinò milioni di pensionati e lavoratori?". Accuse che si concludono con un attacco frontale al capo dello Stato: "Io mi indigno con chi si indigna. Napolitano, taci che è meglio!". Le scuse di Salvini - Nel tardo pomeriggio, sempre su Facebook, da Salvini sono poi arrivate le scuse per il presidente della Repubblica. "Leggo che il presidente Napolitano si è risentito per il mio in invito a tacere, e me ne dispiaccio - scxrive l'esponente leghista -. Sono anzi certo che, accolte le mie scuse, non mancherà di esprimere la sua indignazione per la deportazione dall'Italia di Aula, bimba kazaka di 6 anni, e della sua mamma, colpevoli solamente di essere figlia e moglie di un dissidente. Fosse l'Italia così rapida nel prelevare ed espellere tutti i clandestini presenti nelle nostre città, e non solo le bimbe di 6 anni, forse staremmo tutti meglio". Da Napolitano nessun commento, se non la "presa d'atto" delle scuse di Salvini secondo quanto riferito da fonti del Quirinale. I cappi di Forza Nuova - E mentre molti a chiedere le dimissioni di Calderoli (ma lui non ha nessuna intenzione di dimettersi), a Pescara, la Kyenge - che dovrebbe partecipare ad un incontro-dibattito su immigrazione e cittadinanza - è stata accolta da da Forza Nuova con dei cappi simbolici, affissi per tutto il perimetro della città, recanti alle estremità dei volantini anti-immigrazione e contro lo ius soli. Sinistra ecologia e Libertà è già salita sulle barricate e in una nota ha definito il gesto "volgare e violento", figlio "di un bigottismo culturale senza precedenti".