Pd, Zanda: "Il ddl sull'incompatibilità non tocca il Cav. Grillo: "Il Pd lo vuole salvare"
Il disegno di legge di Zanda e Mucchetti obbligherebbe l'ex premier a scegliere tra politica e azienda. I dem assicurano: "Diveterà legge tra 2 anni...". E Beppe gli spara addosso
Il Pd fa una mezza marcia indietro. Dopo aver depositato al Senato il disegno di legge che sostituisce l'ineleggibilità con l'incompatibilità, i democratici provano a calmare le acque. Il ddl firmato da Lugi Zanda e Massimo Mucchetti, di fatto, avrebbe obbligato il Cav a scegliere tra il seggio in parlamento e le sue aziende. Una sorta di legge sul conflitto d'interesse new edition per mettere Berlusconi con le spalle al muro. Non tocchiamo il Cav - Ora Zanda, con un'intervista a L'Unità invita alla calma: "Quella proposta non risale ad oggi. E' stata depositata quasi un mese fa", spiega il capogruppo Pd al Senato. E aggiunge: "Primo, il ddl Mucchetti non opererà per il caso Berlusconi che verrà esaminato nelle prossime settimane dalle Giunte per le elezioni del Senato. Se diverrà legge questo non potrà accadere, secondo un calcolo medio favorevole, prima di uno o due anni. La legge del '57 sinora non ha mai operato. Secondo, con la norma Muchetti non solo l'amministratore ma anche l'azionista rilevante sarebbe costretto a scegliere: o si dimette dal Parlamento o vende le aziende. Mi sembra una norma di gran buon senso". La natura del ddl dunque non cambia, ma a quanto pare il Pd adesso non ha alcuna fretta di accelerare i tempi. Anche il segretario Guglielmo Epifani getta acqua sul fuoco: "Il ddl non c'entra nulla con Berlusconi. La questione è se questo Paese può non avere una moderna legge sul conflitto di interessi che hanno tutte le democrazie". Il ddl, conclude l'ex numero uno della Cgil, non c'entra nulla con le polemiche di queste ore ma riguarda la vita del Paese "per i prossimi quarant'anni". In ogni caso, la proposta di Zanda e Mucchetti ha creato malumori nel Pd che continua a spaccarsi tra falchi, colombe, renziani, lettiani e bersaniani. Un caos totale scoppiato proprio sulle vicende giudiziarie del Cav. Grillo attacca il Pd - A pungere il Pd arriva poi Beppe Grillo che con un post di fuoco sul suo blog afferma: "I parlamentari pdmenoellini Luigi Zanda e Massimo Mucchetti hanno presentato un disegno di legge per modificare la legge 361 del 1957 sulla ineleggibilità per i casi di conflitto di interesse sostituendola con il principio di incompatibilità. Berlusconi avrà quindi un anno per scegliere fra le sue aziende o la politica. Nel frattempo potrà rimanere tranquillamente in Parlamento invece di esserne cacciato. Senatore tra i senatori. Il provvedimento di urgenza che, se approvato, sarà già esecutivo il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, è stato reso necessario, improrogabile, dalla richiesta del MoVimento 5 Stelle di dichiarare ineleggibile Berlusconi a norma di legge. Una legge mai fatta applicare dai governi del pdmenoelle dall'ingresso in Parlamento di Berlusconi nei primi anni '90, chissà perché". Il Pd vuole salvare Silvio - Il leader del M5S accusa il Pd di aver sempre tifato per il Cav e di non aver fatto nulla per farlo fuori dal parlamento: "Ineleggibile o incompatibile? Salvare ancora Berlusconi o dopo vent'anni di inciuci dimostrare di essere qualcosa di più di un ectoplasma politico? Questo è il problema per il pdmenoelle. Se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi dell'opinione pubblica, i sassi e i dardi della propria sepolta coscienza, o buttar fuori dal Parlamento un evasore ineleggibile. Tale dilemma non esiste.Tra Essere e non essere il pdmenoelle ha sempre scelto, in nome di comuni interessi, di Non essere". (I.S.)