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De Girolamo contro Santanché: deve abbassare i toni

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La pitonessa contestata da De Girolamo e Lorenzin: non ci rappresenta dopotttutto viene da An, Forza Italia è un partito moderatao

Lucia Esposito
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Daniela Santanché il "falco" per eccellenza (anche se lei si definisce pitonessa) è la più agguerrita nella difesa del Cavaliere contro quella che considera una vera e propria persecuzione giudiziaria, un tentativo di eliminazione di Berlusconi dalla scena politica attraverso le sentenze. ovviamente la decisione della Corte di Cassazione di fissare il trenta di luglio l'udienza in cui dirà l'ultima parola sull'inchiesta diritti tv in cui Silvio Berlusconi è stato condannato in appello a 4 anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici ha fatto riesplodere la sua rabbia. E' lei la più agguerrita tra gli azzurri nel ritenere che non si debba assistere inerti all'assedio del Cavaliere. "La decisione della Corte di Cassazione è  la dimostrazione che non  c'è ghiustizia per il presidente Silvio Berlusconi. Che cosa facciamo noi come   movimento politico? Aspettiamo ancora l'unica manifestazione che forse  riusciremo a fare, e cioè quella di accompagnarlo in carcere? Non ci   sto. Basta divisioni, basta perder tempo con tentennamenti, e sofismi.  Serve passare all'azione”, ha detto il giorno in cui la Cassazione ha fissato l'udienza in tempi record davanti alla possibilità della prescrizione di uno dei due reati di frode fiscali per cui l'ex premier è stato condannato.Ma nel Pdl l'insofferenza per la pitonessa già alta (basti pensare ai mal di pancia azzurri rispetto alla sua nomina alla vicepresidenza della Camera) è aumentata soprattutto davanti all'ostinazione con cui la Santanché voleva ricorrere all'aventino.    Vota il sondaggio di Liberoquotidiano.it De Girolamo e Lorenzin contro la Santanché: voi con chi state?      La carica delle donne. L'insofferenza nei confronti della pitonessa ha trovato espressione nelle parole della minsitra delle Politiche agricole Nunzia de Girolamo che ha da subito separato il destino dell'esecutivo dalle vicende giudiziarie di Berlusconi. Interpellata sull'ipotesi che il Cavaliere prima o poi sia costretto a fare i conti con l'interdizione dai pubblici uffici, De Girolamo ha allontanato le nubi da Palazzo Chigi. «Ci auguriamo che la pacificazione riguardi anche i poteri dello Stato», ha premesso. Ma se così non fosse, «se dovessimo arrivare al male peggiore», ovvero l'estromissione forzata del leader del Pdl dalla scena politica, in ogni caso «il governo non pagherebbe». Perché lo stesso Berlusconi «ha  fatto una scelta diversa: quella di tutelare l'Italia e gli italiani. E il governo è nell'interesse del Paese, non di Silvio Berlusconi».In un'intervista al Corriere della Sera la Dr Girolamo dice: "ho stima e rispetto per la collega Santanché. Ma la sua liinea, oggi come ieri è sempre stata minoritaria tra noi. Io vengo da Forza Italia, non da An. E i rapporti tra le due forze sono sempre stati di tre a uno. In un  partito come il nostro la linea di Daniela Santanché è utile come la mia. Ma le decisioni finali sono di Belrusconi. I toni esagitati non sono mai appartenuti a Forza Italia. Mai. Noi sventolavamo bandiere in piazza, cantavamo inni gioiosi parlavamo alla nostra gente con serenità". Insomma la De Girolamo ricorda che Forza Italia è un partito liberale e moderato. Proprio come ha fatto Angelino Alfano qualche giorno fa. Insomma, la De Griolamo non si sente rappresentata da Santanché, esattamente come il ministro Beatrice Lorenzin che in un'intervista su Sette. A proposito della Santanché dice: "Lei è con noi da poco. E non rappresenta - sottolinea - la maggioranza del partito".   "Io - prosegue il ministro della Salute - spero soprattutto che si torni allo spirito del 1994: un partito inclusivo che ospitava liberali e socialisti, democristiani e riformisti. Dobbiamo aprirci e non chiuderci a riccio". Insomma, un altro invito ad abbassare i toni almeno fino al 30 luglio. Una scelta politica che è anche la stretegia consigliata dai legali, soprattuto Franco Coppi che, pur dichiaradosi "esterrefatto" per la rapidità con cui la Cassazione ha fissato l'udienza per giudicare Berlusconi, invita ad abbassare i toni. 

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