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Il sondaggio di Silvio:"Noi primi, ma Pd è vicino"

All'ufficio di presidenza Pdl Berlusconi sciorina gli ultimi dati sul gradimento dei partiti: azzurri al 28,1%, democratici al 28, Grillo in caduta libera al 15,9

Matteo Legnani
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Chi lo conosce non è rimasto sorpreso quando oggi, nel corso dell'ufficio di presidenza del Pdl a Palazzo Grazioli, Silvio Berlusconi ha tirato fuori alcuni fogli con gli ultimi sondaggi sul gradimento dei partiti. I suoi sondaggi, che ha sciorinato ai maggiorenti azzurri. Perchè lui, il Cav, è uno che parla e agisce carte alla mano, coi numeri sempre in testa. E quei numeri, i suoi numeri, dicono oggi che il Pdl è sì il primo partito del paese col 28,1 per cento delle preferenze. Ma conduce la sfida col Pd di appena un decimo di punto. Epifani e i suoi sono infatti al 28%. Mentre Grillo (ma è da vedere che effetto faranno nei prossimi giorni le "sparate" di ieri sulla gente che vuole prendere il fucile e la necessità di tornare al voto) è in caduta liber: 15,9%. Più confortevole, ma non tanto da dormire sugli allori, è il margine che separa la coalizione di centrodestra, al 35,9%, da quella di centrosinistra che è due punti più sotto, al 33,9%. Dati coi quali, forse, Berlusconi ha voluto scoraggiare i suoi, e soprattutto i cosiddetti falchi, da dichiarazioni troppo sbilanciate (come quella di Schifani di stamattina) verso un imminente ritorno al voto.

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