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Maroni tradisce l'(ex) amico Silvio"No allo stop del Parlamento"

Il segretario della Lega 2.0: "Fermare i lavori delle Camere sarebbe un vulnus alla democrazia". Il Carroccio sogna la caduta del governo

Matteo Legnani
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Qualcuno direbbe che ai tempi della Lega di Bossi non sarebbe mai accaduto. Che il segretario del Carroccio, come ha fatto oggi Roberto Maroni, risponda "picche" alla richiesta del Pdl di sospendere per tre giorni i lavori parlamentari e fare il punto della situazione sul processo Mediaset, che vedrà la cassazione decidere su Berlusconi il prossimo 30 luglio. "Sono convinto che chiudere il Parlamento in queste condizioni sia un vulnus alla democrazia" ha spiegato il segretario della Lega 2.0. "E se cosi' sara' chiederemo immediatamente un incontro a Napolitano". Alle ortiche un'alleanza che è maggioranza in ben tre grandi regioni al Nord? Quel che è certo, è che la Lega di Maroni è contro le larghe intese e quindi vede nella minaccia della Santanchè e di altri membri del Pdl ("Se dicono no alla sospensiva prendiamo atto che non c'è più una maggioranza e dunque un governo") un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Almeno a parole, visto che al Carroccio sembrano rimaste solo quelle. E infatti Bobo ha sibilato: "Mi pare che oggi il Governo sia sull'orlo vero della crisi, lo sapremo tra poche ore". A esprimere la posizione (più scontata) del Partito democratico è stato il presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda: "Il Parlamento non puo' assolutamente sospendere i suoi lavori. Se un gruppo ha bisogno di qualche ora di tempo per confrontarsi bene, altrimenti no". La crisi di governo appare sempre più vicina...

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