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Santanché contro Letta:"Sembra una delle scimmiettenon vedo, non parlo, non sento"

L'affondo di Daniela la "pitonessa" contro il premier: "Non vendo, non sento e..."

Matteo Legnani
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Ieri, era stata la prima a incitare i "suoi" a passare all'azione. E l'effetto c'è stato, perchè se fino a 24 ore fa il Pdl era diviso tra "falchi" e colombe", oggi il Pdl ha chiesto compattamente ai presidenti delle due camere del Parlamento una sospensione dei lavori di tre giorni per decidere il da farsi. Tutti "falchi", ora nel Pdl. O meglio, "pitonessi", visto che a dare la carica era stata Daniela Santanchè. La prima a mollare i freni e ribellarsi alla fissazione dell'udienza della Cassazione al 30 luglio per il processo Mediaset. Stamattina, la Santanchè ha parlato ai microfoni di "24 Mattino" su Radio24 e ha avuto parole di fuoco anche per il presidente del Consiglio Enrico Letta. Il quale, ieri, si era limitato a dire che "la decisione della Cassazione non intaccava la tenuta del governo". Guarda il video dell'intervento di Daniela Santanché a Radio24 Vota il sondaggio di Liberoquotidiano.it: Secondo voi Letta quale scimmietta è? Una dichiarazione che alla "pitonessa" del Pdl ha fatto pensare alle "tre scimmiette, quelle del 'non vedo, non sento, non parlo'. Che il presidente del Consiglio ieri non abbia trovato un secondo, un minuto, una parola per stigmatizzare quello che era successo, io lo trovo un fatto grave” ha aggiunto l'aspirante vicepresidente della Camera. La decisione della Cassazione di fissare al 30 luglio l'udienza del processo Mediaset a Berlusconi è, secondo la Santanché, un gesto che va “certamente contro Berlusconi ma è ugualmente contro la pacificazione, è sicuramente contro questo governo”. Le ha fatto eco il coordinatore del Pdl Sandro Bondi: "Anch'io mi aspettavo da parte di Enrico Letta non certo che prendesse le difese del Presidente Berlusconi o che attaccasse la magistratura, ma che pronunciasse almeno una parola, una sola parola, che manifestasse la sua comprensione del dramma politico e umano che si sta consumando e la consapevolezza delle questioni che avvelenano la vita politica italiana e che non possono essere affrontate con giudici salomonici".

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