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Napolitano-Grillo, il giorno del giudizio: ecco cosa si diranno

Grillo sul palco a Parma

Slittato ad oggi per gli "impegni" di Grillo, l'incontro tra i due avverrà alle 12 in forma pubblica. Ma il guru del M5s rischia l'ennesima figuraccia...

Sebastiano Solano
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"Ci si avvia verso la catastrofe economica senza che nessuno nel Governo, nei partiti, nelle istituzioni abbia il coraggio di denunciarlo, di fare qualcosa". Era il 2 luglio e Beppe Grillo dal suo sagrato tratteggiava scenari apocalittici sul futuro dell'Italia, chiedendo l'intervento di Giorgio Napolitano. Il tono era grave, urgente. Come la situazione dell'Italia, "sull'orlo del baratro". Il post si concludeva con una serie di richieste a Napolitano, tra cui un'incontro vis-à-vis richiesta d'incontro a Napololitano: "Napolitano vada in televisione, in prima serata e parli alla Nazione. Dica la verità sullo stato dell'economia, sulle misure che dovremo prendere, sui sacrifici enormi che ci aspettano. Imponga la cancellazione del Porcellum, contro cui alla Camera ha votato soltanto il M5S e un solo deputato del pdmenoelle e sciolga il Parlamento. Quest'agonia non può durare. Chiedo un incontro con Napolitano".  Ultima spiaggia (in Sardegna) - Toni e modi da ultima spiaggia. Quella, gettonatissima, della Costa Smeralda in Sardegna, dove Grillo si è rifugiato dopo che Napolitano, a sorpresa, nonostante l'irritualità della richiesta, aveva acconsentito ad incontrarlo. L'incontro, fissato a tempo di record, era stato fissato per venerdì. Ma Grillo aveva presa tempo: aveva già prenotato le vacanze. "Gli italiani stanno diventando feroci", diceva Grillo, ma evidentemente solo dopo le vacanze. Quando si dice le priorità del Paese. Così l'incontro è slittato ad oggi, mercoledì 10 luglio, alle 12, ora di pranzo. Cosa si diranno? Di concreto, niente. Forse di chiudere il Parlamento, di abolire i partiti, di strigliare la stampa. Nulla di concreto, insomma, sarà il solito delirio.  Le richieste dei grillini - La cosa più interessante dell'incontro, comunque, saranno le risposte di Napolitano a Grillo. D'altronde, già una volta, il capo dello Stato ha già spiazzato Grillo, dimostrandosi più vispo e attivo che mai, altro che Morfeo. A Napolitano i grillini denunceranno la volontà della maggioranza di "modificare i Regolamenti per togliere ulteriore spazio e ruolo all'opposizione", chiedendogli di attivarsi affinché "non venga smantellato ulteriormente". A Napolitano si chiederà di fare qualcosa dal momento che, sostengono nel M5s, l'inquilino del Colle "non e' un arbitro, come dovrebbe essere, ma un giocatore", anzi, "il vero capo di questo governo": da qui, riconoscendogli di fatto questo ruolo, la richiesta di entrare nel merito, di intervenire perchè "la barca Italia sta affondando".  Ne vedremo delle belle - In realtà, premesso che non si aspettava che Napolitano accettasse l'incontro, a Grillo servirà per farsi un po' di pubblicità. Ripeterà come un mantra che il Parlamento è una "scatola vuota", che è in atto "un golpe" ad opera di Pd e Pdl, che "inciuciano" da vent'anni, per poi denunciare "la mala informazione". Insomma, parlerà a nuora (Napolitano), perché suocera (i suoi elettori) intenda. L'incontro, ad ogni modo, sarà pubblico, così ha voluto Napolitano. Un modo, da politico navigato qual è, per mettere gli italiani davanti alle contraddizioni di Grillo, alla pochezza della sua proposta politica, alla vacuità delle sue argomentazioni. Una riproposizione, in grande stile, dello streaming tra Letta e l'accoppiata Crimi-Lombardi. Ne vedremo delle belle.

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