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Bocchino chiama Berlusconi: "Voglio una coalizione con il Cav leader"

Con un articolo sul "Secolo", l'ex finiano fa uno squillo a Silvio: "Bisogna ricostruire il centrodestra con il Cav al comando. E noi possiamo dare una mano..."

Ignazio Stagno
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Dal "che fai, mi cacci" al "che fai, mi riprendi"? La parabola politica di Alleanza Nazionale si è chiusa con il tradimento di Gianfranco Fini e il naufragio di Futuro e Libertà. Quando i finiani credevano di avercela fatta ecco che arrivava il Cav a radunare il centrodestra e a fare il pieno di voti, come nel caso delle ultime elezioni politiche. Fini è uscito di scena, ora scrive libri. Ma i suoi piccoli "sergenti" sono andati alla deriva e in tempi duri come questi per la politica, pur di trovare un posticino sono disposti a tutto. Anche a sconfessare le scelte del passato. "Secondoi voi Berlusconi deve riprendersi Bocchino? Vota il sondaggio su Liberoquotidiano.it   Mi piace Forza Italia 2.0 - Così succede che Italo Bocchino, finiano di ferro e futurista d'acciaio, bussa alla porta di Silvio per tornare sul carro di Berlusconi. Lo fa a modo suo. Con un articolo sul Secolo, il giornale di "casa", Bocchino analizza il futuro del centrodestra e chiama all'adunata i fuoriusciti della destra. Insomma le pecorelle smarrite del dopo Fini. E tra una riga e l'altra, Bocchino, che come racconta La Notizia, si nasconde dietro lo pseudonimo di Oreste Martino, incensa il Cav e gli chiede apertamente di tornare all'ovile. Bocchino vuole rientrare nella coalizone di centrodestra: "Il ragionamento prospettato da Alemanno non fa una piega quando sostiene che se il Popolo delle Libertà si trasforma da partito in coalizione, così com'era la Casa delle Libertà. Dal ritorno di Forza Italia non può non nascere anche un nuovo soggetto che rimetta insieme tutti i segmenti della destra finiti in più rivoli, elettori oggi collocati nel Pdl, in Fratelli d'Italia, nella Destra e in Fli, ma soprattutto nell'astensionismo", scrive Bocchino. Coalizione col Cav  -  La prende un po' alla larga per poi arrivare finalomente al punto: "Tale percorso può essere l'occasione per mettere alcuni paletti sui quali negli anni passati ci sono stati troppi sbandamenti, da una parte e dall'altra. Il primo paletto è che serve un partito di destra moderna rivolta al centrodestra, il secondo è la chiara appartenenza alla coalizione guidata ancora da Berlusconi, il terzo l'ancoraggio al Partito popolare europeo e il quarto è la necessità di essere molto critici con il governo Letta, ormai in evidente stato confusionale e incapace di gestire le emergenze economico sociali sul tappeto". Insomma Bocchino parla direttamente al Cav e gli chiede un pass per il nuovo progetto politico che Berlusconi sta preparando. Pur di riavere una poltrona si è disposti a tutto. Anche a farsi "cacciare" per poi sperare di farsi "ripescare". Bocchino docet.  Consiglio a Silvio - Ma il Cavaliere deve stare attento a chi lo ha tradito per Gianfranco Fini (se lo ha fatto per l'ex presidente della Camera potrebbe farlo per chiunque altro in qualsiasi momento). Una scelta dettata più che da motivazioni ideologiche dalla mera ambizione: meglio essere il numero due di Fini che il numero cinquanta (o più) di Berlusconi. C'è poi una questione che con la politica ha poco a che vedere e che però tocca corde altrettanto important: il flirt di cui hanno parlato tutti i giornali tra Italo e Sabina Began a sua volta intima col Cav. Bocchino è stato punto dall'Ape Regina (lui sostiene che lei gli ha teso una trappola) e guarda caso l'attrice italo-tedesca è una delle (tante) donne che si sono dichiarate fidanzate di Berlusconi. Insomma, tra questioni di politica e di cuore, è meglio che Silvio ci pensi su prima di cedere alle lusinghe del figliol prodigo Bocchino. (I.S.)

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