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Il Pdl sfida il Papa: "A lui le prediche, noi governiamo"

Dopo la visita a Lampedusa, Cicchitto fuori dal coro del politically correct: "Per gestire un fenomeno drammatico gestito dalla criminalità il buonismo non basta"

Matteo Legnani
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Abituato alla schiettezza e a non attenersi per forza al politically correct, Fabrizio Cicchitto stamattina ha rilasciato un commento sulla visita di ieri del Papa a lampedussa che non ha mancato di sollevare la solita indignazione a sinistra. "Ieri il Pontefice ha sviluppato una riflessione di alto profilo su uno dei piu' grandi drammi del mondo contemporaneo, l'immigrazione" ha spiegato l'esponente del Pdl. "Ma un conto è la predicazione religiosa, altro è la gestione da parte dello Stato di un fenomeno cosi' difficile, complesso e anche insidioso, per di piu' segnato dall'intervento di gruppi criminali, qual e' l'immigrazione irregolare che proprio a Lampedusa ha, per cio' che riguarda l'Italia, uno snodo fondamentale". Pane al pane e vino al vino, come si dice. Niente di scandaloso o di inventato. "Uno Stato degno di questo nome - sottolinea ancora Cicchitto - non puo' abbassare la guardia perche' rischia di diventare soggetto passivo di operazioni assai dure e pesanti nell'assenza piu' totale di una solidarieta' internazionale. Di conseguenza, anche in questa circostanza, va affermata - ribadisce - una ragionevole, non oltranzista, ma seria e reale autonomia dello Stato dalla Chiesa. In questo quadro - conclude - e' auspicabile che il ministro Keynge non operi forzature unilaterali rispetto a posizioni assai diverse sul tema immigrazione: le tematiche riguardanti ius sanguinis e ius soli possono essere superate solo attraverso mediazioni assai impegnative che richiedono un lavoro politico attento e serio". Apriti cielo a sinistra: per Sinistra e libertà, "Cicchitto non ha compreso la portata storica del messaggio del Pontefice"; il Pd, per bocca del deputato Edoardo Patriarca, definisce le parole di Cicchitto "inaccettabili" e poi si augura che "che in questa legislatura si possano fare davvero passi in avanti per dare piu' garanzie agli immigrati". Sconfina nel comico la presa di posizione del segretario dell'Italia dei valori, Valerio Messina, per il quale "Cicchitto, se è cattolico, vada a confessarsi".

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