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M5S, Casaleggio annulla l'incontro con Confapri e gli imprenditori

Casaleggio e Grillo

Il guru del M5S rifiuta all'ultimo secondo l'invito degli imprenditori della Confapri. Come Beppe con Napolitano e Fico con Squinzi...

Ignazio Stagno
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Gianroberto Casaleggio ha imparato l'arte antica della politica. Prima bisogna sedurre gli elettori per ottenere il consenso, poi è d'obbligo abbandonarli senza dare spiegazioni. Il guru dei 5 Stelle avrebbe dovuto discutere con i piccoli imprenditori di cosa le aziende si aspettano dalla politica ma, all'ultimo minuto, ha scelto di dare forfait: è saltato cosi' l'appuntamento tra Casaleggio, e 400 imprenditori riuniti a Castelbrando, a Cison di Valmarino, nel Trevigiano. A organizzare il forum sul futuro delle imprese, il presidente di Confapri, Massimo Colomban. Cose mai viste - Proprio alcune sue riflessioni critiche sul Movimento, pubblicate sull'Unita', tuttavia, potrebbero essere alla base della decisione di Casaleggio. "E' la prima volta che da quando organizzo convegni a Castelbrando mi capita una cosa del genere. Casaleggio non mi ha neanche risposto al telefono, per darmi una spiegazione. Forse temeva che lo avremmo processato. Ma, come facciamo con tutti gli esponenti politici, chiediamo di rendere conto del loro operato", ha detto amareggiato Colomban, convinto sostenitore del M5S prima delle scorse politiche. L'ex capogruppo al Senato, Vito Crimi, a sua volta presente al convegno, ha spiegato di non saper nulla al riguardo. Insomma gli imprenditori è meglio tenerseli buoni prima del voto per poi bidonarli senza dare spiegazioni. E non dite che i grillini non sanno stare accanto alla ggggente. Bidoni per tutti -  L'"arte del bidone" ormai è una caratteristica fondante del Movimento. Già venerdì scorso Beppe Grillo aveva allegramente snobbato Giorgio Napolitano, che lo aveva invitato ufficialmente al Quirinale per un faccia a faccia (richiesto qualche giorno prima dallo stesso Grillo, preoccupato per la tenuta democratica del Paese...). Meglio andare a fare due tuffi a Porto Cervo. E giovedì scorso Beppe doveva arrivare a Roma per il Restitution Day, ma nulla da fare anche in quel caso ha pensato bene di deludere i suoi parlamentari e restare in vacanza.  Fico snobba Squinzi - Non c'è molto da stupirsi, in fondo, se anche il presidente della Vigilanza Rai, il grillino Roberto Fico, abbia seguito l'esempio del suo leader rispedendo al mittente l'invito alla cena organizzata dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. A differenza degli altri presidenti di commissione (e di quelli di Camera e Senato), Fico ha declinato e su Facebook spiega perché: "Sono convinto che il cambiamento di cui questo Paese ha bisogno debba passare anche attraverso comportamenti votati alla coerenza e al rispetto delle Istituzioni. Ho ringraziato Giorgio Squinzi per l'invito, ma non credo che una cena ristretta sia il luogo ideale per discutere dei progetti di legge e dei provvedimenti necessari per il rilancio del Paese". "E' il Parlamento la sede opportuna". Chiamatelo bidone istituzionale. (I.S.)

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