Bersani fa outing: "Mica volevo far l'alleanza con Grillo, son mica matto!"
Ad una Festa dell'Unità, l'ex-smacchiatore di giaguari offre un assist formidabile al M5s. Poi s'improvvisa politologo: "Basta partiti personali". E minaccia il Pdl...
"Mica volevo far l'alleanza con Grillo, son mica matto!". L'ex-segretario del Pd Pierluigi Bersani, con queste parole, ritorna sulla concitata fase del post-voto, quando tentò, con i disastrosi esiti che ben conosciamo, di agganciare il M5s e convicerlo a dargli la fiducia. Ora, a distanza di più di 4 mesi, Bersani fa outing e ammette ciò che in molti, specie tra i grillini, hanno sempre pensato, ossia che l'intento di Bersani era quello di avviare un governo di monocolore, che per partire aveva però bisogno della fiducia del M5s. La rivelazione di Bersani: "Mica volevo far l'alleanza con Grillo, son mica matto!". Guarda il video su LiberoTv Bersani Tafazzi - Alla Festa dell'Unità di Cremona, l'ex-segretario del Pd, a proposito di quella 'trattativa', rivela: "Io facevo una proposta che era: su otto punti di cambiamento avviamo la legislatura. Consentite, come ritenete, come un gesto tecnico, la nascita del governo, poi provvedimento su propvvedimento ci confrontiamo in parlamento". Insomma, Bersani, con una notevole dose di tafazzismo, ammette ciò che finora nel Pd avevavo sempre negato, fornendo un assit formidabile a Beppe Grillo e al M5s, da settimane in vistoso calo nei sondaggi e che su questo punto. come già stanno facendo, batteranno ancora a lungo. Lezione al Pdl (con minaccia) - Fallito come smacchiatore di giaguari, e con il tacchino ancora sul tetto, Bersani si improvvisa poi politologo e alla platea rossa spiega: "Sulla democrazia non sono pronto a discutere con nessuno: non esiste la possibnilità che ci siamo movimenti o partiti dove comanda uno solo, altrimenti ci tocca ubbidire ad uno solo". Un avvertimento, nemmeno tanto velato a Beppe Grillo, ma anche a Silvio Berlusconi. Fosse per lui, tutti i partiti dovrebbero avere le stesse caratteristiche del Pd: correnti, faide, regolamenti di conti. Dall'avvertimento, Bersani passa poi alle minacce. Destinatario diretto, stavolta, il Pdl: "Io gliel'ho detto al Pdl: attenti a far cader il governo, perché non è detto che si torni a votare". Insomma, toglietegli la birra di mano.