Bisignani: "Berlusconi come Craxi, deve dimettersi. De Benedetti capo della P1"
Il faccendiere a La Zanzara: "Cav inguaiato e accerchiato, deve rimettersi al popolo perché tanto se vogliono lo arrestano". Ma il potere "ce l'ha l'Ingegnere"
Berlusconi sta messo peggio di Bettino Craxi, non gli resta che dimettersi da onorevole perché tanto lo arresteranno lo stesso Parola di Luigi Bisignani, uno che di poteri forti, trame occulte e battaglia tra politica e magistratura se ne intende. L'ex faccendiere simbolo dell'inchiesta sulla P4, coinvolto a suo tempo in Tangentopoli, non si trattiene e commenta in libertà, a La zanzara su Radio24, il destino di Silvio Berlusconi: "Dal punto di vista giudiziario Berlusconi sta messo peggio di Craxi, è più inguaiato. E' circondato. Gli consiglierei di dimettersi dal Parlamento e presentarsi dal suo popolo che lo ama dicendo di essere il capo di un grande gruppo politico che gli viene dietro. Tanto se lo vogliono arrestare lo arrestano lo stesso". "De Benedetti capo della P1" - Berlusconi, prosegue Bisignani, "farà subito Forza Italia con i suoi fedelissimi. Ma Berlusconi ha un difetto: non sa comandare, non usa il potere e non decide mai". "Ghedini e Longo? Dovevano spingere Berlusconi a fare la riforma della giustizia invece di inseguire i processi con le leggi". Ce la può fare l'avvocato Coppi in Cassazione nel processo Mediaset?, chiede il conduttore Giuseppe Cruciani. "Può essere, ma ormai andare in Cassazione è come lanciare la monetina, basta guardare in faccia i giudici". C'è spazio anche per il gossip, perché quando si parla di Ruby, olgettine e serate il lato pruriginoso prende presto il sopravvento. E allora la domanda obbligata è: Berlusconi si è rovinato con le donne? "Certo concretizzava - assicura Bisignani -, lui ha sempre concretizzato. E' un giocherellone, un ingenuo, ma nessuno lo difendeva da chi lo spiava. E' molto più grave quello che è stato fatto ad Arcore con lo spionaggio sistematico da parte dei magistrati delle persone che andavano alle feste del Cavaliere". Ma l'accanimento contro il Cavaliere, secondo Bisignani, non deve nascondere come il potere reale, in Italia, sia altrove. "Carlo De Benedetti è il capo della P1, il gruppo di potere più importante in Italia, il gruppo Espresso-Repubblica". "E la P1 - conclude l'ex faccendiere - ha avuto un grandissimo beneficio dalla P2: quando scoppia lo scandalo P2, Repubblica era in crisi e non era decollata. Grazie alla P2 ha sfruttato la crisi del Corriere della Sera che era coinvolto".