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Epifani l'assenteista ci costa 25 euro al minuto

Guglielmo Epifani

Il democratico ha presieduto la Commissione Attività produttive alla Camera solo due volte: 190 minuti di lavoro totale, 4.700 euro di indennità

Andrea Tempestini
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Guglielmo Epifani aveva un lavoro: segretario della Cgil. Poi l'ha lasciato. Il Pd gliene ha dato un altro: parlamentare. Siccome era in ottima posizione di lista, a febbraio ce l'ha fatta ad entrare a Montecitorio nonostante il risultato non proprio brillante del segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Una volta entrato alla Camera,  Epifani con il curriculum che aveva alle spalle non poteva certo fare la fine del peone, anche se a palazzo era neofita.  C'era chi lo immaginava al governo, chi invece pronosticava una sua elezione alla guida della commissione Lavoro della Camera: sarebbe stato un tecnico della materia, in fondo. Invece alla fine della prima settimana di maggio è stato eletto dai suoi presidente della Commissione Attività produttive. Una bella poltrona, anche se non sono stati pochi a chiedersi: «Che ci azzecca un ex sindacalista della Cgil a guidare la soluzione dei problemi delle imprese?». Sarà stato che adesso sono tutte in crisi, ed Epifani di crisi se ne intende assai perché ne ha fatto il lavoro di una vita, ma alla fine quella scelta un po' atipica è stata digerita da tutti, anche dal Pdl che ormai con il Pd governava già. Solo che due giorni dopo avere ottenuto quella poltrona “istituzionale”, Epifani ne ha ottenuta un'altra, più politica: è diventato segretario - sia pure provvisorio - del Pd. Come si sa in quel partito i problemi non mancano, ed Epifani ha dovuto buttarsi a capofitto nel nuovo lavoro. Uno avrebbe immaginato che il giorno successivo il neosegretario del Pd tornasse in Parlamento e dicesse in commissione: «Mi spiace, c'è stata una svolta nella mia vita che non avevo previsto. Non avrò molto tempo da dedicarvi: ecco qui le mie dimissioni, avanti un altro». E invece no. Epifani si è tenuto la doppia poltrona. Si fa per dire. Perché dagli inizi di maggio la commissione attività produttive della Camera ha lavorato 2.875 minuti. Non una follia: in media 50 minuti al giorno, comprese le riunioni di commissioni congiunte e le audizioni informali. Il suo presidente dalla doppia poltrona non si è visto però quasi mai: ha presieduto per 190 minuti (il 6,60% del tempo totale). E visto che 90 minuti di quei 190 riguardavano la seduta del giorno prima all'elezione da segretario del Pd, Epifani in pratica non si è mai visto. Il grosso del lavoro se l'è dovuto sobbarcare il povero Ignazio Abrignani (Pdl), vicepresidente della commissione, che ha sostituito il segretario del Pd gratis la maggiore parte delle volte. Più di Epifani ha lavorato perfino il vicepresidente del Movimento 5 stelle, Davide Crippa, che ha guidato la commissione per 195 minuti. Nelle riunioni congiunte con l'ottava commissione si è sobbarcato ben 855 minuti di presidenza Ermete Realacci. Altri 75 minuti sono stati guidati da Massimo Mucchetti, nella riunione congiunta con la stessa commissione del Senato. Epifani non ha brillato come presidente nemmeno in aula. A maggio ha presenziato al 40,58% delle votazioni, si è fatto mettere in missione nell'8,70% dei casi ed è stato assente ingiustificato il 50,72% delle volte (perdendo in questo caso la diaria). A giugno c'era solo al 2,31% delle votazioni, e si è fatto mettere in missione nel 97,69% dei casi senza mai perdere la diaria. Come presidente di commissione ha stabilito però il record economico della storia parlamentare: da quando è stato eletto a ieri ha percepito infatti 4.700 euro di indennità da presidente. Siccome però quella funzione l'ha esercitata solo per 190 minuti, è come fosse stato pagato 24,7 euro al minuto. E' il record assoluto della poliitca italiana. Ma è anche performance di tutto rispetto nella classifica degli stipendi italiani. Con 24,7 euro al minuto Epifani sembra essere il settimo italiano più pagato quest'anno. Davanti a lui ci sono solo due manager privati:  Sergio Marchionne (51,8 euro al minuto),  e Luca Cordero di Montezemolo (38,8 euro al minuto). Gli altri 4 sono calciatori: Gianluigi Buffon (42,1 euro al minuto), Francesco Totti (35,1 euro al minuto), Mario Balotelli ed Edison Cavani (31,5 euro al minuto). Per avere uno di quei giocatori però una squadra di calcio deve sborsare decine di milioni di euro. Il Pd invece un Epifani se l'è preso gratis. E vale più di altri calciatori come Andrea Pirlo (24,5 euro al minuto), Claudio Marchisio (21,1 euro al minuto), Stefan Jovetic (17,5 euro al minuto), quasi il triplo di un Totò di Natale (9,1 euro al minuto). Epifani è pagato meglio del presidente Telecom, Franco Bernabè (20,8 euro al minuto), assai più del conduttore tv Fabio Fazio (18,2 euro al minuto), più di tre volte Michele Santoro (7,1 euro al minuto).  di Fosca Bincher

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