Sicilia, il M5S chiede una poltrona a Crocetta per l'Ufficio di presidenza
La sete di potere dei grillini in Sicilia: vogliono posti nell'ufficio di presidenza che conta già 12 rappresentanti per 70 onorevoli
Il Movimento Cinque Stelle c'ha messo poco a imparare l'antica arte della casta. Così nel feudo siciliano dove è cominciata la non-rivoluzione grillina, continua ancora la corsa alla poltrona. A Cinque Stelle. I grillini, sin dall'insediamento di Rosario Crocetta alla regione avevano pescato bene, beccandosi pure la vicepresidenza dell'assemblea affidata ad Antonio Venturino. Poi Venturino decide di tenersi gli 8 mila euro mensili di diaria, rompe col M5S e i grillini bussano alla porta di Crocetta per ottenere qualche altra poltrona da dare in pasto alla truppa pentastellata. Maxi ufficio di presidenza - Il pomo della discordia riguarda l'Ufficio di presidenza della regione. In passato era composto da 9 rappresnetanti. Poi per rastrellare per bene le casse della regione è stato allargato a 12 poltrone. Ma non bastano. I grillini ne vogliono altre 2. Per fare un paragone con Roma e capire la misura dello spreco, basti pensare che 630 deputati a Montecitorio fanno riferimento ad un ufficio di presidenza composto da 18 delegati. In Sicilia si è già a quota 12 per un assemblea che conta 90 onorevoli. I Cinque Stelle avevano già il loro rappresentante in gabinetto. Ed era proprio il Venturino traditore. Ora è arrivata la richiesta di altre due poltrone. 150mila euro all'anno - La busta paga di un componente del gabinetto è ottima: 150mila euro all'anno. Mica male, avranno pensato i grillini e allora hanno chiesto a Crocetta un'opzione per un'altra poltrona. La regione per adesso ha risposto picche in nome della spending review. Eppure i grillini, campioni di lotta anti-casta, dobvrebbero sapere che due poltrone in più costerebbero ben 300mila euro all'anno alle casse regionali. Evidentemente anche loro si sono "incastati" per bene. Il rischio è che all'ufficio di gabinetto finisca un doppione di Venturino. Con 150 mila euro in tasca il nuovo componente avrebbe subito la tentazione di mollare il movimento e andare per conto proprio. Ma non ci sono problemi. Giancarlo Cancelleri, leader del M5S siciliano, busserebbe ancora alla porta di Crocetta e direbbe: "Scusi c'è posto?" (I.S)