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"Liberiamo la giustizia", associazione del Pdl contro le toghe politicizzate

Michela Biancofiore, PdL

Non solo Michaela: c'è anche Minzolini, Giammanco, Bergamini e Martino. Primo atto: le firme per un referendum

Sebastiano Solano
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I falchi del Pdl fanno sul serio. Michaela Biancofiore, Augusto Minzolini, Gabriella Giammanco, Antonio Martino e Deborah Bergamini sono tra gli ideatori dell'associazione Liberiamo la giustizia, un presidio a difesa di Silvio Berlusconi, bersaglio di un assedio giudiziario senza precedenti, ma soprattutto un puntello alla precarietà dello Stato di diritto, destabilizzato dalle incursioni delle toghe.  Contro le toghe politicizzate - Come spiega la Biancofiore, l'obiettivo è quello di denunciare tutti i casi di "giustizia politicizzata, da quello "clamoroso" che riguarda Berlusconi a "tutti i casi di malagiustizia italiana, come il caso Tortora, per i quali l'unico organo dello Stato che non risponde dei suoi errori e la magistratura. E' una questione di democrazia - spiega ancora la Biancofiore - perché noi vogliamo riportare la magistratura alla leale collaborazione con gli altri poteri dello Stato, alla riaffermazione della suddivisione dei poteri senza predominanza dell'uno sull'altro, principio sul quale si basano le moderne democrazie".  Un referendum - Le finalità dell'associazione non sono puramente teorici. Il primo atto concreto, infatti, sarà quello di raccogliere le firme per i referendum sulla giustizia proposti dai Radicali, con l'obiettivo di sollecitare una riforma della giustizia. Il popolo di Silvio si sta insomma organizzando. L'esercito di Silvio, i primi ad arrivare ieri davanti al cancello di Villa San martino ad Arcore, è stato solo l'antipasto. La nascita dell'associazione, invece, rappresenta la faccia istituzionale della battaglia a favore di una giustizia più giusta. Aspettando la nascita di forza Italia, ormai imminente. 

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