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Governo, Delrio: "Cacciamo via i ministri che spendono male i soldi pubblici"

Graziano Delrio

Il ministro agli Affari Regionali fa sul serio: "Voglio rendere ineleggibili anche i sottosegretari, i sindaci e tutti coloro che sprecano denaro pubblico"

Ignazio Stagno
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Il ministro agli Affari regionali, Graziano Delrio si è iscritto forse in un meetup a Cinque Stelle. Le sue ultime dichiarazioni sono da grillino d.o.c. Durante un'intervista, il ministro parla di tagli agli sprechi per recuperare risorse. Insomma a palazzo Chigi tira aria di spending review seconda parte. Ma Delrio vuole andare oltre e annuncia: "Se spendono troppo o male rendere ineleggibili gli amministratori locali ma anche ministri e sottosegretari". E' questa la proposta choc di Delrio, intervistato da Quotidiano Nazionale. D'accordo col presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, Delrio e' deciso ”a creare le condizioni perche' il denaro pubblico non venga piu' sprecato”. Si dichiara ”federalista convinto” e per questo ritiene che ”a piu' autonomia debba corrispondere piu' responsabilita”'.  Piano anti-sprechi - Insomma se spendi mali i soldi pubblici vai a casa e perdi il tuo diritto alle future candidature. L'idea di Delrio farà discutere, ma soprattutto tra i grillini troverà una sponda facile. Poi Delrio prosegue nella sua furia anti-sprechi e afferma: "Insieme al ministro della Salute Lorenzin, aggiunge, ”renderemo stringenti i parametri della spesa sanitaria applicando per la prima volta i costi standard”. Poi, prosegue, ”stiamo cominciando ad applicare ai trasferimenti dello Stato agli enti locali il principio dei fabbisogni standard integrato con la capacita' fiscale di ciascun comune. E con i ministri Lupi e Orlando stiamo dando una stretta all'utilizzo dei fondi europei, proprio per evitare inefficienze e sprechi”. Abolizione province - Infine torna a parlare del fallimento del governo Monti e di quella mancata abolizione delle province: "Tra martedi' e mercoledi' la Corte costituzionale dovrebbe esprimersi sui ricorsi – dice -. Se, come spero, la Consulta ci consentira' di trasformare le province in enti di secondo grado le cui funzioni verranno gestite dai comuni, entro fine luglio un Consiglio dei ministri fissera' l'abolizione delle province con legge costituzionale. Ma non e' finita”. ”Stiamo promuovendo le unioni tra comuni e l'abolizione di quella miriade di enti inutili collocati tra province e regioni”. Il tutto maturera' ”entro l'estate, il risparmio non sara' inferiore ai 10 miliardi”. Ma nonostante gli annunci e la buona volontà, dopo le sue parole quello che rischia il posto da ministro è proprio Delrio. I suoi colleghi non sarnno di certo contentio di avere un "revisore dei conti" così severo come lui. Se lo fanno fuori è pronta già per lui la tessera online del M5S. (I.S.)

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