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Destra, la tentazione: ricreare Alleanza Nazionale con ex Pdl e Fli e senza Fini

Gianfranco Fini

A Lecce si sono riuniti reduci di An e delusi, da Storace a Ronchi, da Menia a Urso. Scettici Meloni e La Russa, per Gianfry non c'è posto

Giulio Bucchi
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Forza Italia e Alleanza nazionale insieme alle urne: cronache dall'Italia prossima ventura. L'istantanea datata Anni 90 e primi anni 2000 torna d'attualità, perché sia il Pdl sia la galassia della destra italiana si stanno organizzando per tornare sui propri passi. Un ritorno al futuro che vedrà protagonisti Silvio Berlusconi e tanti reduci di Fiuggi e, prima ancora, del Movimento Sociale Italiano post Almirante. A mancare, nella foto ingiallita e di nuovo di moda, sarà però Gianfranco Fini. Nella nuova Alleanza nazionale per il fondatore di Futuro e Libertà non ci sarà posto. Ennesimo coronamento al suicidio politico perfetto di chi, mollando Pdl e Cavaliere, sognava di creare (e dominare) il futuro centrodestra italiana. E ora che di centrodestra ce ne potrebbero essere di nuovo due Gianfry dovrà guardare gli ex colleghi da una panchina.  Sabato, a Lecce, l'ex An Adriana Poli Bortone ha fatto le prove generali, riunendo in una sala i possibili protagonisti di Alleanza Nazionale 2: il leader della Destra Francesco Storace, Pasquale Viespoli, Andrea Ronchi, Roberto Menia, Adolfo Urso, Silvano Moffa, Domenico Nania, Mario Landolfi, Salvatore Tatarella. Tutti di nuovo insieme: ex Pdl, ex Fli, delusi vari. Restano però due problemi: cosa faranno Fratelli d'Italia ed ex An ancora nel Pdl? Problemi non da poco, se si parla di destra italiana. Meloni e La Russa scettici - Per Fratelli d'Italia l'unico rappresentante era Guido Crosetto, ex democristiano e pidiellino critico. Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, i due volti più celebri della galassia-destra, non c'erano. Secondo i beninformati, nessuno dei due è particolarmente entusiasta di questo ritorno al futuro. Vuoi perché il progetto FdI è nato da troppo poco per essere già smantellato, vuoi perché entrambi hanno posizioni dominanti da difendere. Il calcolo personalistico, però, è solo un elemento in ballo. L'altro è capire cosa faranno gli ex An rimasti con Berlusconi. Impossibile pensare un'Alleanza Nazionale divisa in due. Gasparri e Alemanno - Il fatto è che Maurizio Gasparri e Altero Matteoli, pur senza gioia infinita, sarebbero ad oggi intenzionati a restare con il Cavaliere anche in una Forza Italia 2. "In nome del bipartitismo", ha spiegato Gasparri. Chi invece non si sentirebbe più a suo agio nell'eventuale nuovo movimento forzista è l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, lui sì prontissimo a saltare sul carro della nostalgia. E Storace sembra quasi chiamarlo: "A Orvieto, a metà luglio lanceremo il nostro messaggio sui contenuti. Nessuno saboti il diritto di chi ha militato in An a riprovarci. Se altri credono più a Forza Italia, è stravagante ma legittimo. Sarebbe intollerabile inibire a milioni di persone il simbolo che hanno amato. D'altra parte se si ricostruisce Forza Italia con quel simbolo, perché non dovrebbe essere lo stesso anche per una destra che conservi il simbolo di An?". Già, ma senza Fini.

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