La dura vita della Cancellieri, prima Don Matteo e poi al concerto di Jovanotti
Il ministro della giustizia ha passato 7 giorni di fuoco faticosissimi. Prima è andata sul set della fiction con Terence Hill, poi di corsa a Roma per godersi il concertone
La giuistizia italiana ha bisogno di riforme urgenti. Ad occuparsene dovrebbe essere il ministro Anna Maria Cancellieri ma a quanto pare il guardasigilli è occupata a fare le comparsate sul set di Don Matteo con Terence Hill e allo stadio Olimpico di Roma per il mega concerto di Jovanotti. Giovedì scorso la Cancellieri si è fatta un giretto sul set della fiction sul prete investigatore. Sorridente, la guardasigilli si è fatta immortalare proprio con Terence Hill, protagonista della serie tv. Ad aspettare il ministro c'erano prorpio tutti da Nino Frassica, tutti gli attori del cast e anche il direttore di Rai Fiction, Tinny Andreatta. Ministro "fortunato" - Poi finita la visita al prete iun bicicletta, la Cancellieri si è organizzata il week end con un bel concertone a Roma con Jovanotti che canta i suoi evergreen da "Ombellico del mondo" a "Sono un ragazzo fortunato". Jovanotti ieri sera, venerdì 28 giugno, ha trionfato allo stadio Olimpico di Roma in una delle tappe del suo Backup Tour che sta registrando il sold out in tutta Italia. Il cantautore romano ha incantato 50 mila fan che hanno ballato e cantato per circa due ore e mezzo di performance. Tra i fan appunto c'era anche la Cancellieri. Un ministro "fortunato". Prima Don Matteo e Jovanotti. La giustizia può attendere. Chissà cosa direbbe Vittorio Sgarbi che solo qualche giono fa ha sbottato contro il ministro."La vera Ruby è lei. Non ha un sostegno politico, non ha un merito reale, ma diventa ministro per la seconda volta, e Letta, non può dire di no. La vera Ruby è lei, sostenuta da Napolitano, e con un utilità evidente che si manifesta in potere subalterno e in indennità ministeriali", aveva detto Sgarbi. Ora dopo la settimana dura che la Cancellieri ha appena passato il "Vittorio furioso" magari le riserverà un'altra carezza. (I.S.)