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M5S, Grillo: "Berlusconi come Al Capone"

Grillo sul palco a Parma

Il comico usa la vicenda del calciatore per attaccare Berlusconi e Napolitano: "L'incontro? E' come se Hoover avesse invitato il boss per parlare di alcolici"

Sebastiano Solano
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Tra un espulsione e l'altra, Beppe Grillo trova il tempo per tornare a indossare i panni dello sciacallo. Il suo ultimo post sul blog ha due obiettivi ben precisi: Giorgio Napolitano e, sopratttuto, Silvio Berlusconi. Lo 'strumento' è Fabrizio Miccoli, che pochi minuti fa, in lacrime (di coccodrillo) ha chiesto scusa per le sue parole su Giovanni Falcone, ucciso da Cosa Nostra nella strage di Capaci e definito "fango" dal calciatore. L'argomento nel mirino di Grillo è l'incontro, avvenuto nella serata di mercoledì 26 giugno, tra il presidente della Repubblica e il leader del Pdl.  "Come Al Capone" - Scrive Grillo: "Un signore ex iscritto alla P2 con la tessera 1816, con un numero impressionante di procedimenti giudiziari, condannato in secondo grado a quattro anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni per frode fiscale. Condannato in primo grado a sette anni di carcere e interdizione perpetua dai pubblici uffici per concussione e prostituzione minorile. Indagato con l'accusa di aver corrotto nel 2006, con tre milioni di euro, il senatore Sergio De Gregorio per il suo passaggio nel Pdl. Questo signore che altrove sarebbe in fuga da tempo verso Paesi senza l'estradizione è stato 'invitato a colloquio e ricevuto" dal presidente della Repubblica Napolitano'". Quindi lo sciacallo Beppe paragona il Cavaliere ad Al Capone: "E' come se Herbert Hoover, presidente degli Stati Uniti negli anni '30, avesse invitato Al Capone per discutere del mercato degli alcoolici". Infine la triste provocazione: "Anche Miccoli, al Quirinale, a palleggiare tra due corrazzieri! Perché Berlusconi si e lui no?".

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