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Monti: "In Italia nessuno mi capisce"

Monti vampiro: visto da Benny

Il Prof: "Avrei tanto da insegnare. Quando esco dal Belpaese sono molto apprezzato. Qui invece..."

Sebastiano Solano
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Deve essere dura passare da conclamato 'salvatore della Patria' a 'illustre trombato della politica'. Di sicuro lo è per Mario Monti, che dopo il comprensibile silenzio post-elettorale (avendo ottenuto un misero 8,31%, voti per lo più 'succhiati' all'Udc), da giorni imperversa su tv e giornali per spiegare quelli che definisce i buoni risultati raggiunti dal suo governo.  Italia ingrata, vado via - Peccato che gli italiani, chissà perché, di questi presunti successi non hanno avuto il minimo sentore e anzi, al contrario, sono ancora impegnati a far rimarginare le ferite lasciate dalle coltellate fiscali dal governo dei tecnici. Il povero Monti, però, non riesce a capacitarsi della punizione che gli italiani gli hanno inflitto alle ultime elezioni e medita di lasciare l'Italia. Ospite ad Agorà, tra il serio e il faceto, il leader di Scelta civica ha dichiarato: "Mi basta varcare il confine per essere così riconosciuto che non verrebbe più voglia di tornare in Italia". Ho tanto da insegnare - Allora perché non resta oltre confine? A dirla tutta non ha tutti i torti: è vero, in Europa è stimato. Specie in Germania, specie da Angela Merkel, che non poteva desiderare allievo più ubbidiente e disciplinato del Professore per l'operazione "pioggia fiscale" che ha colpito l'Italia (e che, di converso, ha arricchitola Germani). Ma forse Monti, con le sue parole, intendeva qualcosa di differente. Poco dopo, infatti, precisa: "Credo di avere una funzione pedagogica quando parlo d'Europa. Sono molto soddisfatto che oggi l'Italia non sia come la Grecia. Poi, che molti abbiano detto il contrario per ragioni elettorali - è la stoccata dell'ex premier - non mi fa nè caldo nè freddo". Capito? Avrebbe ancora tanto da insegnarci riguardo all'Europa, ma nessuno lo sta sentire.

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