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Sondaggi, Marina Berlusconi al 25%

Marina Berlusconi

Per gli istituti, in caso di interdizione, la figlia del Cav è la donna giusta: farebbe incetta di voti. E i politologi...

Sebastiano Solano
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La diretta interessata smentisce ma le indiscrezioni rimbalzano, anche se non è la prima volta che l'ipotesi si affaccia. Se la possibilità di una discesa in campo di Marina Berlusconi, figlia maggiore del Cavaliere, raccoglie già i consensi di alcune 'pasionarie' del Pdl, sondaggisti e politologi interpellati dall'Adnkronos sono divisi sull'ingresso in politica della presidente della Mondadori.  Piepoli (Istituto Piepoli) - Per Nicola Piepoli, "è la cosa più creativa che poteva inventarsi Berlusconi. Ho pensato diverse volte a Marina come naturale leader politico del centrodestra. L'ho conosciuta sul lavoro - assicura il presidente dell'Istituto Piepoli - ed è una persona eccezionale, come il padre. Potrebbe dirigere un partito forse meglio di un'azienda". Poi analizza la situazione nel dettaglio: "E' l'unica persona giusta per succedere al padre una leader politica nata. In termini percentuali, parte da un 25%, ma può arrivare oltre. E' l'unica ipotesi attendibile per 'mantenere' e continuare il centrodestra targato Berlusconi. Una sua discesa in campo, avrebbe un effetto tonico sul centrodestra". Mannheimer (Ipsos) - Pollice in alto anche da Renato Mannheimer, presidente dell'Ispo: "C'è un pubblico di centrodestra appassionato che cerca un leader - spiega - Marina potrebbe essere una possibiità di recupero di quest'area politica". Quanto all'eventualità di un ritorno a Forza italia, Mannheimer spiega: "Può essere un'eventualità presa in conto, tra l'elettorato del Pdl questa è un'ipotesi abbastanza sentita". Noto (Ipr Marketing) - Più scettico su un possibile 'effetto Marina' si mostra Antonio Noto, direttore Ipr Marketing. “Nel momento in cui andrà via Berlusconi - spiega - cambierà l'offerta elettorale. E anche il centrodestra dovrà riposizionarsi e ristrutturarsi. C'è fibrillazione da parte di parlamentari di centrodestra verso l'ipotesi di un impegno di Marina in politica. Senza il Cavaliere, probabilmente, non ci sarà più il Pdl. Berlusconi vuole applicare le stesse regole imprenditoriali alla politica, ma non è detto che la politica lo accetti". Anche Noto, però, così come gli altri due sondaggisti, vede un Pdl a doppia cifra nel caso Marina scendesse in campo: "Il nuovo soggetto - spiega Noto -  varrà quanto il Pdl, tra il 25 e il 27%". Scettico sì, insomma, anche se le percentuali dell'ipotetico consenso sono alte, molto alte. Così i politologi - Il più cauto è Luca Comodo, direttore politico di Ipsos: "Non abbiamo ancora numeri sull'ipotesi Marina, aspettiamo di capire se si consolida. E soprattutto di vedere che impatto può avere sull'elettorato la sentenza su Berlusconi. Per ora non ha avuto un effetto particolarmente rilevante". A esaminare lo scenario è anche il politologo Alessandro Campi, docente di Storia della politica  all'Università di Perugia: "Quando viene meno il collante ideologico  - fa notare - si passa al collante affettivo". In ogni caso, sottolinea Campi, "il brand Berlusconi è consolidato e una novità di questo genere proposta dal centrodestra potrebbe spiazzare gli avversari. Il Cavaliere ha la capacità di far passare per estemporanee decisioni che in realtà sono frutto di lunghe riflessioni. Sarà fatta una valutazione, cifre alla mano, se l'ipotesi è spendibile. Si è nella fase dei test. Come andrà a finire? Lo vedremo dopo l'estate".

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