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Ruby, "falsa testimonianza". I giudici trasferiscono gli atti sulla Rossi, Rossella, Apicella e gemelle De Vivo

Maria Rosaria Rossi

Berlusconi condannato, ma la corte non s'accontenta: chiede ai pm di approfondire gli interrogatori di olgettine e non solo

Giulio Bucchi
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I giudici della quarta sezione del Tribunale di Milano, nel condannare Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile nel processo Ruby, hanno anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura perché indaghi su presunte false testimonianze. I giudici hanno letto una lista di persone, che hanno testimoniato nel corso del processo e su cui si ritiene di dover fare le opportune valutazioni. Tra gli atti da valutare la testimonianza di Giorgia Iafrate, la poliziotta che affidò Ruby a Nicole Minetti. Sono stati trasmessi anche i verbali relativi alle deposizioni di diverse olgettine, del cantante napoletano Mariano Apicella, dell'attuale viceministro degli Esteri Bruno Archi e del dirigente Pdl Valentino Valentini. Olgettine nel mirino - In particolare il collegio, tutto al femminile, ha  disposto la trasmissione alla Procura della Repubblica, "per le sue valutazioni", delle trascrizioni dei verbali di udienza relative alle deposizioni, tra gli altri, delle gemelle Eleonora e Imma De Vivo, Barbara Fagioli, Francesca Cipriani, Marysthell Polanco, Ioana Visan, Miriam Loddo, Marianna e Manuela Ferrera, Raissa Skorkina, Giovanna Rigato e Cinzia Molena. E ancora, del direttore di Medusa Carlo Rossella, dell'assistente di Berlusconi Maria Rosaria Rossi, dell'eurodeputata Pdl Licia Ronzulli e del marito Renato Cerioli. "In merito alla richiesta di trasmissione degli atti al pm, ribadisco di aver sempre riferito fatti veri per come avvenuti in mia presenza", si difende la Ronzulli. In ogni caso, ci troviamo all'alba di un processo Ruby 3.

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