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M5S, le divisioni delle Cinque StelleFedelissimi, ribelli e pontieri

Lucia Esposito
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  Ma che cosa sta succedendo al Movimento 5 Stelle? Lunedì 17 giugno comincerà il “processo” per l'espulsione della cittadina senatrice Adele Gambaro che ha liquidato Grillo in un'intervista tv. E quest'appuntamento si trasformerà nel momento della resa dei conti tra i grillini. Sostanzialmente il Movimento è spaccato in tre. Una spaccatura che risale all'indomani delle elezioni quando, durante le estenuanti e febbrili trattative con il vincitor perdente Pier Luigi Bersani alcuni grillini ritrovatosi dall'oggi al domani in Parlamento, non condividevano la linea “talebana”, del muro contro muro di Grillo e sarebbero stati più propensi a un accordo con il Pd. Ecco, nel corso di questi mesi, dal travaglio per l'elezione del Presidente della Repubblica, fino alla formazione del governo delle larghe intese questa spaccatura (che nasceva come crepa) è diventata sempre più forte fino a prendere la forma di una vera e propria scissione che si dovrebbe concretizzare con la formazione di un nuovo gruppo (su cui Sel e Pd hanno già lanciato un'opa).  l tre tronconi - Movimento è diviso sostanzialmente in tre gruppi: ci sono i talebani, i fedelissimi di Grillo, quelli che seguono il Credo del leader, quelli che qualche giorno fa sono stati convocati dalla Casaleggio Associati per discutere della comunicazione del Movimento e sono quelli che hanno più visibilità: da Vito Crimi a Roberta Lombardi, il presidente della Commissione di Vigilanza della Rai Roberto Fico, il vicepresidente della Camera Luigi di Maio, Riccardo Nuti, Nicola Morra e Alessandro Di Battista. I fedelissimi, per dimostrare sostego a Grillo, hanno organizzato un sit in martedì prossimo, 18 gugno, davanti a Montecitorio con lo slogal "Io sto con Beppe".Ci sono poi i ribelli, quelli che da tempo covavano dei dubbi che esprimevano perplessità rispetto alla linea di Grillo ma che sono stati sdoganati dalle dichiarazioni della Gambaro. Nella galassia grillina sono soprattutto senatori (Lorenzo Battista. Serenella Fucksia, Francesco Campanella, Alessandra Bencini, Fabrizio Bocchino, Vincenzo Santangelo Nunzia Catalfo, Ornella Bertorotta ) e una decina di deputati tra cui Walter Rizzetto, Aris Prodani, Adriano Zaccagnini Paola Pinna, Tommaso Currò, Alessio Tacconi.Ma tra i dissidenti e i fedelissimi ci sono i pontieri, quelli che vorrebbero rinviare il processo alla Gambaro, convinti che comunque finisca si trasformerà in un boomerang. Vogliono disinnescare la bomba. E' questa la speranza di Michele Giarrusso: “Vogliono vederci esplodere, ma non dobbiamo cadere nel tranello. I problemi del Paese sono troppi per perderci adesso”. Su tutti e tre i tronconi c'è l'ombra del Pd e di Sel che stanno a guardare cosa accade, pronti a realizzare il ribaltone rosso.   

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