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Pdl, partito spaccato"Gruppo autonomo se cade il governo"Ecco i falchi e le colombe

Lucia Esposito
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Sono giorni molto intensi nel Pdl. Giorni in cui si smaltisce la delusione per il flop elettorale e, allo stempo tempo, si guarda al futuro.Il ritorno a Forza Italia a un partito più leggero capace di trovare fondi e adepti sul territorio, un partito fatto anche da manager oltre che da politici. E, contemporaneamente, si è aperto anche il dibattito tra quelli che vorrebbero staccare la spina al governo, quelli che soprattutto dopo i tentennamenti su Iva e Imu, sono sempre più convinti che la strada passi per le urne.  E le colombe sono pronte a diventare falchi se il Pdl fa cadere il governo, si ventila addirittura l'ipotesi di un  gruppo autonomo.  Ormai nel partito tutto è in movimento e anche storiche intese come quella tra Renato Schifani e Angelino Alfano cominciano a vacillare. Una ex colomba come Raffaele Fitto si trova in prima linea con i falchi nonostante Alfano abbia provato ad attrarlo offrendogli poltrone e incarichi. Come spiega il quotidiano Repubblica Fitto ha in mente addirittura una raccolta firma tra i parlamentari per metterre sotta auccusa i ministri del partito. Quagliariello è diventato in qualche modo il parafulmine del risentimento di quelli che stanno con il governo. Sandro Bondi è tornato a polemizzare con il ministro delle riforme: "Non comprendo perché il ministro Quaglieriello continui a rivolgersi in termini ultimativi e preventivamente accusatori nei confronti dei partiti e del Parlamento quando i partiti e il Parlamento si dono dichiarati pronti a discutere e ad approvare una riforma  condivisa dalle istituzioni". Di questo passo ha chiosato Bondi, Quaglieriello "finirà per irritare tutti inutilmente". Il malumore di affidare la nuova Forza Italia a una serie di coordinatori-imprenditori è grande. E' forte il disagio di Maurizio Gasparri che invita "a guardare avanti"  Gianni Alemanno, Andrea Augelo e Andrea Ronchi. 

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