Barilla, Averna, BenettonSilvio a caccia di managerper rifare il partito-azienda
Barilla, Averna, Benetton. Sono solo alcuni dei nomi che Silvio Berlusconi avrebbe citato per rilanciare il Pdl sul territorio e arginare l'emorragia di consensi degli ultimi mesi. Durante la cena di ieri sera a palazzo Grazioli, con lo stato maggiore di via dell'Umiltà, il Cav avrebbe illustrato i punti salienti della sua 'rivoluzionè per un partito più leggero e competivo, che passerebbe innanzitutto attraverso l'azzeramento dei coordinatori regionali. Il leader azzurro, raccontano, penserebbe di sostituire la figura tradizionale del coordinatore di movimenti politici con imprenditori di razza, capaci di rivitalizzare il partito dilaniato dalle tensioni tra le correnti e ormai 'fuori dal mercato', come dimostrato dal recente flop alle amministrative. “L'idea è quella di affidare ogni Regione a manager di serie A, con pieni poteri, cioè forte autonomia gestionale e finanziaria” confida un esponente azzurro. Con il contributo determinante di manager dotati di grande esperienza sul campo Berlusconi riuscirebbe soprattutto a contenere i costi di gestione, che gravano sulle casse dopo i tagli ai rimborsi elettorali e ai finanziamenti pubblici in generale. Non solo, ma nelle sue intenzioni, si creerebbe un rapporto diretto con i militanti e gli elettori. Ogni coordinatore-manager dovrebbe rispondere direttamente ai 'vertici romanì, cioè ai coordinatori nazionali, in ultimo al segretario e al presidente del partito. Di certo, il Cav è convinto che con i budget di spesa limitati ogni coordinatore-manager potrà più facilmente vigilare anche sui cosiddetti inadempienti degli iscritti al partito. Nello stesso tempo, i nuovi responsabili regionali, grazie al crowdfunding (tecnica di raccolta di piccole donazioni finalizzate a specifiche iniziative politiche) avranno sempre il compito di racimolare un tot di risorse direttamente dai privati e chi non centrerà il budget prefissato, riferiscono, avrà meno possibilità di essere riconfermato.