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Sicilia, 1.600 consiglieri più del dovuto

Per legge i seggi dovevano essere ridotti della metà. Invece tra Palermo e Ragusa oltre un migliaio di politici vive sulle nostre spalle. Ma non potrebbe

Ignazio Stagno
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Alla faccia dei tagli alla casta. In Sicilia fare il consigliere comunale è diventato un mestiere. E i "dipententi" sono talmente tanti che alcuni sarebbero in esubero. La Regione Sicilia avrebbe ignorato la sforbiciata ai seggi comunali decisa a livello nazionale. Così tra Palermo e Ragusa ci sono 1679 consiglieri comunali in più rispetto a quanti dovrebbero essercene. I conti in Sicilia non tornano come racconta Antonio Leo sul Quotidiano di Sicilia,  Alle ultime amministrative di domenica scorsa in Sicilia c'è stata una vera e propria corsa alla poltrona. I siciliani sono stati chiamati alle urne per il rinnovo di 142 municipi. Il voto ha regalato ben 2.281 poltroncine ad altretttanti consiglieri comunali. Gioco di prestigio - Se la Regione avesse applicato i parametri previsti il numero delle poltrone in palio sarebbe dovuto scendere a 1447. Ma a quel punto in tanti sarebbero rimasti senza gloria e stipendio. Così con un gico di prestigio a limite delle norme si sono spalancate le porte per altri 1679 consiglieri pagati in media tra i 1000 e 1300 euro al mese per il loro mandato. Il totale di 1679 poltrone in più è figlio anche delle amministrative del 2012, quando si votatava anche a Palermo per la poltrona di sindaco vinta da Leoluca Orlando. In quel caso i consiglieri in esubero furono 845. In cinque anni queste poltrone aggiuntive costeranno ai siciliani circa 140 milioni di euro. Un bottino che è pari ai tagli fatti all'università e alla ricerca o al 10 per cento dello stanziamento annuale per i beni culturali. Insomma senza cultura si può vivere. Senza poltrona no. La casta la occupa e pretende pure lo stipendio. (I.S)    

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