Polverini, da che pulpito: Alemanno ha fatto tanti errori
Il giorno dopo la sconfitta di Gianni Alemanno, Renata Polverini l'ex governatrice del Lazio che nove mesi fa è stata costretta alle dimissioni dopo lo scandalo delle spese pazze della giunta punta il dico contro il centrodestra romano e contro lo stesso sindaco: "Ha commesso tanti errori". In un'intervista al Corriere della Sera spiega che l'astensionismo non può essere una giustificazione e dice: "la premessa è che se non c'è Berlusconi la proposta del pdl perde fascino. Chi vedeva in lui una figura debole oggi farebbe bene a ricredersi definitivamente". Poi l'ex governatrice parte con le critiche: "Nel 2008, quando Alemanno non si aspettava di vincere, forse non ha avuto il coraggio di circondarsi di figure di peso, anche perché i leader che potevano sostenerlo erano stati traghettati in Parlamento. Secondo: venendo lui da esperienze nazionali, ha pensato che la vera sfida fosse dare alla città lo status di Roma capitale, che però è solo un marchio. La gente nel sindaco vuole innanzitutto una persona che ce la metta tutta su temi come periferie, buche, traffico, casa, trasporti". "Serviva un cambiamento " - E quando il giornalista, provocatoriamente, le chiede cosa sarebbe successo se avessero candidato Giorgia Meloni, la Polverini risponde:" Un messaggio di novità poteva essere utile... Ma mica si può impedire a un sindaco uscente di riproporsi. Se avessero fatto una richiesta del genere a me, non l'avrei trovata elegante". Poi un invito a lasciar perdere le correnti per aprire una nuova riflessione all'interno del centrodestra: "È urgente aprire una grande riflessione a Roma e nel Lazio. Dobbiamo guardarci in faccia, smetterla con la smania delle correnti che penalizzano tutti. Bisogna serrare le fila, e lo dico io che quando ho passato il peggior periodo della mia vita, pochi mesi fa, vicino a me ho sentito il partito nazionale, Berlusconi, Alfano, Lupi, ma, per il resto, lasciamo perdere...».