Letta e il patto con Renziper la vita del governo e il futuro del sindaco
C'è chi dice che sono nemici giurati e che l'apparente pax tra i due in realtà sia una tregua armata. Ma quali sono i veri rapporti tra Enrico Letta e Matteo Renzi, l'attuale premier e l'aspirante presidente del consiglio? In realtà la loro amicizia, un'amicizia tra un pisano e fiorentino, così diversi caratterialmente non è solo di facciata, politicamente non sono contro perché ciascuno ha il suo obiettivo e perché ciascuno in fondo ha bisogno dell'altro. Enrico dice di Matteo: "Sarebbe un ottimo segretario". Matteo ribadisce la fiducia in Letta . Il punto è che ciome spiega il Corriere della Sera è che Letta ritiene che sia meglio avere Renzi segretario piuttosto che grillo parlante sempre pronto a riprendere il governo". Per Enrico sarebbe auspicabile un'assunzione di responsabilità da parte del sindaco . Progetti per il futuro - Dall'altra parte Renzi sa che Letta non mente quando dice che non intende ricandidarsi a premier, essendo stato presidente del Consiglio di un governo di larghe intese per il Pd sarebbe difficile andare alle urne con un candidato "compromesso" da questo punto di vista. Lo stesso Renzi ha chiarito al Corriere: "Davanti a un panino mangiato in fretta e in furia il giorno in cui Napolitano ha scelto Enrico ci siamo scambiati una promessa: io avrei lo avrei aiutato e viceversa. Se la opremiership fosse toccata a me avrei voluto Enrico come segretario e ora potrei fare il eader del partito mentre lui è a Palazzo Chigi". I progetti per il futuro dei due sono diversi: Matteo sogna Palazzo Chigi passando per la segreteria del Pdl Letta invece la presidenza della commissione Ue. In realtà questo patto tra i due (tutt'altro che tacito) manda in fibrillazione una parte del Pd. Bersani, soprattutto, che ha perso tutte le partite. E Franceschini che non riesce ad intravedere orizzonti in caso di nuove elezioni. E su tutto incombe il fattore Nicola Zingaretti, il Governatore del Lazio non scopre le sue carte ma potrebbe ottenere consensi da più parti nel partito.