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M5S, i dissidenti Furnari e Labriola verso l'uscita. Camera, "restituita la diaria"

Alessandro Furnari

Aria tesa in casa 5 Stelle. I tarantini a un passo dall'addio, Giarrusso si autosospende. Per Civati in 20 sono pronti a "tradire"

Giulio Bucchi
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Si sarebbe mosso anche Beppe Grillo in persona per convincere Alessandro Furnari, il deputato del Movimento 5 Stelle intenzionato ad uscire dal gruppo M5S della Camera. Il leader gli avrebbe telefonato, ma Furnari sarebbe rimasto sulle sue posizioni. Con lui, la collega Vincenza Labriola: entrambi tarantini, non hanno gradito l'uscita di Grillo sulla chiusura dell'area a caldo dell'Ilva, nonchè la posizione dell'intero gruppo parlamentare 5 Stelle sula diaria. Mercoledì sera Labriola e Furnari non hanno partecipato alla riunione per decidere il da farsi su diaria, appunto, e rendiconto spese. I colleghi, per ora, non hanno preso male la possibile defezione, anzi. Qualcuno ha commentato con un emblematico "speriamo", segno che i due tarantini sono ormai un corpo estraneo all'interno del Movimento. Discorso diverso per l'autosospensione di Mario Michele Giarrusso, il senatore che ha scelto di protestare così contro l'arrivo in ritardo del capogruppo (fino al 16 giugno) Vito Crimi alla Giunta per le autorizzazioni a procedere. Crimi, che si era perso, non è riuscito a votare e Giarrusso ha sparato a zero sulle "mele marce". Forse si riferisce ai 20 parlamentari che, secondo il democratico Pippo Civati sarebbero già pronti a passare col centrosinistra... "Riconsegnata la diaria" - Intanto il M5S va avanti per la sua strada. Il Gruppo alla Camera ha comunicato che restituirà allo Stato la parte di indennità cui i deputati grillini hanno rinunciato e la porzione di diaria non rendicontata. "Solo per l'indennità si parla di circa 200mila euro al mese - spiegano i deputati -. I partiti ci hanno impedito di aprire un conto istituzionale e hanno bocciato tutte le nostre proposte di fondi cui destinare le eccedenze degli emolumenti. L'assemblea dei Gruppi M5S Camera e Senato di stasera (a cui non parteciperà, come precedentemente annunciato, lo stesso Grillo, ndr) deciderà a chi destinare le risorse. Le opzioni emerse in questi mesi sono la Tesoreria dello Stato e il mondo della ricerca, cui prestiamo molta attenzione alla luce dei sempre maggiori tagli subiti anche per mano del governo Letta. In assemblea potrebbero comunque emergere altre proposte che saranno discusse e votate".    

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