America's Cup, appalti sospettiindagato il fratello di De Magistris
L'America's Cup era il fiore all'occhiello (l'unico) dell'amministrazione di Luigi De Magistris, ma a quanto pare anche questo ha il suo lato fetido. La Procura di Napoli indaga sulla modalità di assegnazione degli appalti necessari allo svolgimento delle World Series, le regate preliminari della prestigiosa gara. Insomma, la solita storia degli appalti sospetti. Ma quello che è sorprende è che tra gli "avvisati" c'è anche Claudio De Magistris che non è un omonimo del sindaco ma suo fratello messo in Comune da Giggino stesso. Uno doppio schiaffo per il sindaco che aveva piazzato il suo uomo di fiducia nello staff. Claudio si era difeso dalle accuse di essere racocmandato spiegando:_ "Prima di essere il fratello del sindaco di Napoli, sono un esperto di comunicazione e uno che sin da piccolo ha sviluppato la passione per la musica e per gli eventi. Con il tempo questa passione è diventata un lavoro che ho esercitato per quasi diciassette anni. Poi, quando Luigi è stato costretto a lasciare la magistratura, ho dato la mia disponibilità ad affiancarlo nei settori che meglio conosco. Prima part time, quindi in maniera sempre più intensa fino alla campagna elettorale". Le accuse - Adesso è arrivata una grossa patata bollente per i De Magistris'brothers. Una grana che vede cinque indagati eccellenti, protagonisti della fase preliminare della Coppa America che si è svolta a fine aprile. Questa mattina il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanzia, corodinato dal colonnello Nicola Altiero, ha deciso di perquisire gli uffici del comune e dell'Unione industriale di Napoli. L'accusa è di turbativa d'asta, ma gli indagati (oltre al fratello del sindaco c'è anche il leader degli industriali Paolo Graziano, il suo consulente, l'avvocato amministrativista Pippo Nardone, il capo di Gabinetto e uomo forte della giunta comunale Attilio Auricchio) si difendono chiamando in causa la società che ha gestito la manifestazione. nel mirino ci sono anche le manifestazioni collaterali che si sono tenute in piazza del Plebiscito e sul Lungomare in occasione dell'evento internazionale. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore Francesco Greco, vogliono far chiarezza su come è nato l'accordo con gli americani, come sono stati gestiti gli appalti per il villaggio e per la gestione delle gare.