Ius soli, Lega contro la Kyenge: "Va destituita, le sue promesse incrementano il bussiness degli scafisti"
E' il contenuto dell'interrogazione del parlamentare del Carroccio Molteni. Si legge: "Sta passando il messaggio che sulla pelle dei bambini si può conquistare la cittadinanza"
Non si placa la polemica sullo ius soli, riguardante la proposta del ministro Cecile Kyenge di estendere la cittadinanza a tutti i bambini stranieri nati in Italia. Come noto, il partito che maggiormente si oppone ad una legge in tal senso è la Lega Nord, che non ha mai mancato di criticare, anche aspramente, le proposte pro-immigrati del neo-ministro dell'Integrazione. Ha potenziato il bussiness degli scafisti - Ora però il Carroccio passa all'azione e presenta un'interrogazione parlamentare, di cui è primo firmatario il parlamentare leghista Nicola Molteni, che chiede i "numeri dei bambini sbarcati dall'insediamento del governo ed eventuali parentele con altri immigrati”. Secondo la Lega, infatti, "il 60 per cento degli immigrati sbarcati a Bianco è composto da mamme e bambini. Sono proporzioni allarmanti. E' un campanello d'allarme. Le promesse del ministro Kyenge sullo ius soli hanno gia' attivato i primi barconi e potenziato il ‘business' degli scafisti" si legge nell'interrogazione. Via la Kyenge - Il timore della Lega è che i recenti annunci sullo ius soli della Kyenge stia scatenando una vera e propria corsa alla cittadinanza: "Oltremare sta passando il messaggio che sulla pelle dei bambini si puo' conquistare l'agognata cittadinanza italiana. E' partita la corsa alla regolarizzazione. Siamo in piena situazione di rischio. Il governo corra ai ripari immediatamente. O sara' troppo tardi". Il rischio, insomma, è quello di una ripresa in grande stile degli sbarchi di clandestini e la responsabilità, sottolinenano gli autori dell'interogazione, è tutta della Kyenge e delle sue proposte. L'interrogazione si chiude con l'invito a Letta a prendere dei provvedimenti nei confronti del ministro dell'Integrazione: "Ha il potere di destituire il suo ministro. Ci pensi. Gli effetti di questa ‘campagna acquisti' sono allarmanti e il pericolo è in agguato"