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M5S, Grillo caccia il cameraman Rai: "Fuori, siamo in guerra. Giornalisti spregevoli"

Giulio Bucchi
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"Signora, alzi quella bandiera lì, non voglio che mi riprendano. Avanti, copra quella telecamera dietro di lei". L'attacco ai giornalisti inizia così, con un pizzico d'ironia. Poi però Beppe Grillo, in comizio a Piazza Armerina, nell'Ennese, si scalda e i toni si fanno durissimi, violenti. La vittima dell'ira del leader del Movimento 5 Stelle questa volta non è (solo) qualche big dell'informazione "di regime", tipo Milena Gabanelli o Giovanni Floris, ma direttamente un cameramen colpevole di lavorare per la Rai. Rivolgendosi al pubblico, Grillo invita a cacciare l'operatore tv: "Fate la vostra parte - grida - siamo in guerra". I simpatizzanti 5 Stelle ridono e iniziano a scandire il coro Fuori! Fuori!. E quando il cameraman rifiuta di spostarsi, per esercitare il proprio diritto di cronaca, Beppe non ci vede più: "Sei lì che riprendi da 10 minuti. Stai riprendendo la mia persona, 3 minuti di diritto di cronaca bastano. Basta, la Rai non è la tua. E' tua ma è anche mia. Fuori! Ho detto fuori! Spostati. Questi qui devono essere isolati". "Aspetta - aggiunge poi guardandosi attorno -, c'era pure Piazza pulita. Anche voi dovete assumervi delle responsabilità - dice poi al pubblico -. Questi qui devono essere isolati". L'affondo è poi per due giornalisti Rai, Lucia Annunziata e il direttore di Rai3 Andrea Vianello: "Io sono stufo, hanno messo in pericolo la mia famiglia, devo reagire. Hanno pubblicato l'indirizzo di casa mia e da allora vengono da me dei pazzi depressi. Hanno detto in una trasmissione tv che un uomo si è dato fuoco per colpa mia, io non ci sto più al gioco di questa gente qua, sono più spregevoli dei politici, li tengono in vita loro". 

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