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Esercito di Silvio, Sel presenta un'interrogazione: "E' un'organizzazione militare con scopi politici"

Secondo i due vendoliani, gli ideatori rischiano una pena da 1 a 10 anni. Volpi Pasini getta benzina sul fuoco: "Esiste il diritto alla sberla e ai calci in culo"

Sebastiano Solano
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E' bufera sull'Esercito di Silvio, l'organizzazione-movimento creato qualche giorno fa dall'impenditore Simone Furlan per combattere la  cosiddetta Guerra dei vent'anni a finaco di Silvio Berlusconi e contro la persecuzione giudiziaria di cui lo stesso cavaliere è vittima. A scagliarsi contro l'iniziativa sono stati due parlamentari di Sel, che tre giorni fa hanno presentanto una durissima interrogazione parlamentare contro l'iniziativa, invitando il ministro dell'Interno Angelino Alfano a prendere una posizione chiara al riguardo.  L'interrogazione di Sel - La loro preoccupazione è che un movimento siffatto possa presto passare dall'azione ai fatti, ovvero dai proclami a difesa di Berlusconi all'azione armata, e citano una parte del contenuto del sito internet dell'organizzazione: "L'Esercito della libertà ha iniziato, sul predetto sito internet, 'l'arruolamento' dei soldati, che possono iscriversi sottoscrivendo un modulo in cui è scritto: 'dichiaro di volermi arruolare nell'Esercito di Silvio per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent'anni. Di volermi battere per la libertà, per una Italia libera e democratica. Di essere pronto a partecipare ad eventi o manifestazioni in supporto del Presidente Berlusconi. Dobbiamo difendere colui che rappresenta un patrimonio per i moderati italiani, batterci affinché la persecuzione che lo sta colpendo non possa ripetersi nei confronti di nessuno. Occorre gridare al mondo intero che milioni di Italiani come me credono e si riconoscono in lui". A loro modo di vedere, queste parole fanno parte a pieno titolo di una retorica belligerante, che potrebbero sfociare in violenza armata, tanto che a suffraggio della loro tesi portano il decreto legislativo 43 del 14 febbraio 1948, che all'articolo 1 recita: "Chiunque promuove - si legge nell'interrogazione - costituisce, organizza o dirige associazioni di carattere militare, le quali perseguono, anche indirettamente, scopi politici, è punito con la reclusione da uno a dieci anni".  Il delirio di Volpi Pasini - A rinfocolare la polemica ci ha poi pensato Diego Volpi Pasini, ex-consigliere personale di Berlusconi, che ospite a La Zanzara ha dichiarato: "Vogliamo smetterla di essere insultati, di vedere le bandiere bruciate, di venire presi a sputi senza mai reagire. Reagiamo a mani aperte. Se tirano i sassi li ritiriamo. Esiste il diritto alla sberla o a tirare un calcio nel culo". Il riferimento è alla manifestazione elettorale organizzata dal Pdl a Brescia qualche settimana fa, quando alcuni militanti di Sel, del M5s e dei centri sociali, non solo hanno bruciato delle bandiere in piazza, ma si sono scagliati duramente contro alcuni militanti del Pdl, ferendone un paio. Volpi Pasini è un fiume in piena, le constestazioni di quei giorni proprio non gli sono andate giù, così si lancia in un attacco alle forze dell'ordine: “Nei comizi la polizia non serve a un cazzo per difendere il diritto di Berlusconi di parlare. Lo ha dimostrato in tre occasioni su tre. Ci vuole l'Esercito di Silvio, così iniziamo a darle. Non è possibile che quando il presidente Berlusconi va a parlare alla sua gente intervengano centinaia di facinorosi dei centri sociali, di Sel o dei Cinque Stelle. Qualcuno deve iniziare a prendere quattro sberle, noi non andiamo mai a disturbare i comizi di nessuno". L'attacco a Saviano di Bertoldi - Parole dure, che non mancheranno di suscitare polemiche, così come successo, proprio stamattina, con quelle rilasciate da un altro aderente all'Esercito di Silvio, Alessandro Bertoldi del Pdl, che da Trento si è scagliato contro Roberto Saviano: "Saviano è un ingrato. I suoi sermoni sono patetici. Lo Stato dovrebbe togliergli la scorta". Le intemerate di Volpi Pasini però non finiscono quì. Ma le intemerate di Volpi Pasini non finiscono qui. Su twitter, se possibile, i suoi toni sono ancora più incendiari: "Il principio è semplice: venite a romper i coglioni a Silvio? Noi vi diamo 4 schiaffi", scrive in uno dei suoi tweet. 

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