Letta: "Cambiare le regole per l'elezione del Capo dello Stato"
Il presidente del consiglio si porta avanti con le riforme: "Napolitano sarà l'ultimo ad essere stato eletto con queste norme". E sul fisco annuncia: "Abbassare le tasse sul lavoro"
Enrico Letta accelera le riforme e da Trento, dove è ospite del festival dell'economia lancia un avvertimento: le regole per l'elezione del Capo dello Stato cambieranno. L'elezione del presidente della Repubblica è "impossibile con le vecchie regole. La settimana vissuta a metà aprile per l'elezione del Capo dello Stato con le regole della costituzione vigente è stata drammatica per la nostra democrazia. La fatica della nostra democrazia è emersa lì; tuttavia non credo potremmo più eleggere il Presidente della Repubblica in quel modo lì, perché assegnare questa elezione a mille persone non è più possibile. Non credo che spetti a me dire quale dovrà essere il modello per la prossima riforma costituzionale. Dobbiamo però rendere possibile che in Italia se ne tratti e lo faremo", ha spiegato il premier. Meno tasse sul lavoro - Poi Letta è tornato anche a parlare di tasse e annuncia che l'Imu non è una priorità. Per il premier bisogna abbassare le tasse sul lavoro. "Ho intenzione di andare al vertice del 27-28 giugno dell'Unione Europea, dopo aver già ottenuto che si occupi del tema della disoccupazione giovanile, dicendo che ci devono essere misure concrete, applicabili già dai prossimi mesi, con soldi europei in più e ogni paese libero di fare le sue scelte sulla riduzione della pressione fiscale su chi lavora". Infine Letta parla anche della riforma della legge elettorale: "La legge elettorale deve cambiare, non possiamo rivotare col porcellum" e, sulle riforme costituzionali, che "devono chiudere la stagione del bicameralismo paritario, con una camera che dia la fiducia e una delle autonomie, dei sindaci e delle regioni, che sia di verifica". (I.S.)