Il sondaggio: Grillo per 2 italiani su 3 Beppe ha fallito
Il 63 per cento degli elettori crede che sia iniziata la fine dell'era del M5S. "Troppi errori, candidati impreparati e un leader che ha distrutto tutto"
Per due italiani su tre è finita l'era di Beppe Grillo. A rivelare il dato allarmante è un sondaggio di Swg per Agorà. Per il 63 per cento degli elettori il tonfo alle amministrative e gli ultimi attacchi a Stefano Rodotà segnano l'inizio della fine del Movimento. Le stelle non brillano più come prima. C'è poi un altro 36 per cento che è convinto che la fine di Grillo è vicina per come lui stesso ha gestito il Movimento in questi tre mesi del post voto del 25 febbraio. Elettori stufi di Beppe - Se poi si scava dentro l'elettorato grillino si scopre che il malumore comincia afrsi strada e che probabilmente al prossimo giro gli elettori grillini rientreranno nel recinto dei partiti tradizionali. A puntare il dito contro Grillo è il 23% dei suoi sostenitori, mentre secondo il 22 per cento degli elettori totali e l'11 per cento di quelli grillini il crollo registrato dal Movimento sarebbe da riferire all'inesperienza dei candidati. Parabola discendente - "Il Movimento 5 Stelle 3-4 mesi fa godeva di un favore complessivo che andava ben oltre i voti raccolti: anche quando nei sondaggi prendeva il 20 percento, il senso che quella forza stesse spostando qualcosa di importante nel Paese arrivava al 63-64 per cento. – ha osservato Roberto Weber, presidente Swg – Ora, invece, siamo già a tre elettori su dieci che si chiedono se il Movimento sia entrato in una parabola discendente". Il quadro è davvero allarmante per i Cinque Stelle. E anche nelle intenzioni di voto vanno giù nel giro di pochi giorni. Il movimento, che scende dal 22,6 al 19,1 per cento. Pdl davanti, crolla Letta - Circa tre punti, più o meno quello che recupera il Partito democratico, dato al 25,8 per cento. Davanti a tutti c'è sempre il Pdl col 27,8 per cento. Il Cav ringrazia Beppe. Tonfo di Scelta Civica al 5 per cento mentre resite Sel di Nichi Vendola che aggancia Monti proprio al 5 per cento. Intanto sul fronte governo la fiducia degli elettori nel premier Enrico Letta cala di settimana in settimana. Buona parte degli italiani comincia a cerdere che il governo "vivacchi", per dirla alla Renzi, in attesa del nuovo voto. La fiducia in Letta è passata dal 43 per cento del 3 maggio al 30% del 31 maggio. Il governo ha perso 13 punti in un mese. Il decreto sul finanziamento pubblico ai partiti, la sospensione dell'Imu non convincono gli elettori che cercano risposte concrete soprattutto sul fronte lavoro. I dati della disoccupazione sono drammatici. Mai così male dal 1977. E chi non lavora dall'esecutivo si attende riforme e provvedimenti concreti per far ripartire l'economia. (I.S)